Il videogioco Borderlands 3 è il nuovo e terzo capitolo della storica serie del genere looter shooter, ossia giochi online basati sul “loot”, ovvero ricompense (equipaggiamento ed armi) che si ottengono quando si completa una missione o si uccide un boss. Si tratta di una produzione pionieristica, capace di unire le celebri dinamiche dei giochi di ruolo online a quelle degli sparatutto (in inglese shooter, appunto) creando un mix di adrenalina e profondità che raramente si incontra in altri giochi. Il terzo capitolo promette di soddisfare le esigenze e le richieste di una community composta ormai di milioni di giocatori.

Borderlands 3 riparte dalle solide fondamenta dei suoi predecessori: visuale in prima persona, grafica in cel-shading (uno stile fotorealistico per la visualizzazione di modelli 3D), gameplay che si struttura su più livelli, migliorati da alcune caratteristiche che arricchiscono l’offerta.

Così come per i capitoli precedenti, anche questa volta il gioco metterà a disposizione quattro personaggi giocabili, noti come “Cacciatori della Cripta”: Amara è una cacciatrice classe Sirena, Moze è una figura in grado di far apparire e guidare dei veicoli armati. Ci sono poi Zane (un soldato capace di far apparire ologrammi di sé stesso) e FL4K, un androide dalle abilità piuttosto peculiari. Nel trailer è stato confermato il ritorno di alcuni personaggi storici della serie, che guideranno i giocatori all’interno dell’eccentrico mondo di Borderlands.

L’ecosistema di gioco è molto strutturato: a inizio partita viene chiesto di scegliere il proprio personaggio, con il quale si svolgeranno le missioni principali e quelle secondarie per salire di livello, raccogliere quante più ricompense possibili e avanzare nella trama. A differenza dei capitoli precedenti, Borderlands 3 diventa molto più open world. Significa che avrà più pianeti esplorabili oltre allo storico Pandora, oltre a una nave spaziale di nome Sanctuary, che funzionerà come base di controllo. All’interno di quest’ultima si potrà interagire con gli altri personaggi non giocabili, acquistare potenziamenti e acquisire nuove missioni.

L’anima di Borderlands, come la serie insegna, è il gioco cooperativo, e anche questa volta sarà parte fondamentale della produzione. Sarà possibile giocare anche singolarmente, ma sarebbe un peccato vista la nuova opzione che permette di bilanciare il livello della partita in base alle capacità di ogni singolo giocatore. In altri termini, se due giocatori di livello differente decidessero di giocare insieme, ciascuno dovrà affrontare nemici e ricompense alla propria portata. È un dettaglio importante non solo perché è una novità, ma perché rappresenta una motivazione in più per condividere la partita con gli amici. Resta disponibile l’opzione classica, che non applica alcun bilanciamento e che incoraggia quindi la rincorsa alla ricompensa migliore.

Gli eventi del gioco chiederanno di viaggiare fra i pianeti per debellare il minaccioso culto dei “Children of the Vault“, capitanato dai temibili Gemelli Calypso. Lo stile di Borderlands rimane iconico, irriverente e magnetico: durante il test di novanta minuti ne abbiamo apprezzato l’intensità, la qualità del gameplay e la versatilità. Non resta che attendere la fiera dei videogiochi E3 2019 che si svolgerà a Los Angeles dall’11 al 13 giugno, dove probabilmente si potrà nuovamente toccare con mano. Per giocare da casa propria, invece, bisognerà attenere la data del debutto ufficiale di Borderlands 3, fissata per il 13 settembre nelle versioni per PlayStation 4, Xbox One e PC.

Articolo Precedente

Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale per scegliere le scarpe della giusta misura, arriva l’app di Nike

next
Articolo Successivo

Google Pixel 3a XL non ha una dotazione super potente, ma convince grazie al software

next