Vola il Pil a stelle e strisce. Nel primo trimestre l’economia americana è cresciuta del 3,2%, molto più delle attese degli analisti che stimavano un progresso compreso tra il 2,3 e il 2,5 per cento, dopo che l’ultimo trimestre del 2018 si era chiuso con un +2,2 per cento.

A trainare il prodotto interno lordo Usa ha contribuito soprattutto una decisa impennata delle esportazioni, che nel primo trimestre hanno messo a segno un balzo del 3,7%, su anche la spesa pubblica sia a livello statale che locale e pure gli investimenti privati. Frenano invece la spesa dei consumatori (+1,2% contro il +2,5% dell’ultimo trimestre 2018) e delle imprese.

Il dipartimento del Commercio rileva infatti un calo delle importazioni, un aumento delle spese da parte delle amministrazioni statali e locali e una più rapida creazione di scorte da parte delle aziende, oltre che un certo recupero delle vendite al dettaglio domestiche.

Una crescita dell’economia del 3,2% rappresenta il miglior primo trimestre in quattro anni, nonostante – sottolineano gli analisti – lo shutdown più lungo della storia Usa che ha fermato gli uffici federali, le incertezze legate ai negoziati commerciali con la Cina e gli effetti del rallentamento dell’economia globale.

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