Il mercato immobiliare residenziale italiano punta a una rivoluzione ecosostenibile: come riportato da un articolo di Immobiliare.it, l’interscambio energetico tra diverse abitazioni potrebbe presto diventare realtà anche in Italia. A breve, infatti, il nostro Paese dovrà recepire la direttiva europea 2018/2001 che regola la materia dello scambio di energia elettrica tra privati: questa potrebbe dare maggior rilievo alla figura del “prosumer”, rendendo concreta la possibilità dello scambio energetico in condominio.

La situazione attuale e gli sviluppi futuri

Si tratta di una notizia di grande portata per il nostro Paese, dove l’autoscambio di energia tra abitazioni non è attualmente consentito: nonostante si stia ragionando ormai da alcuni anni su modelli energetici innovativi basati sull’autoconsumo, l’accumulo e lo scambio di risorse tra privati non è ancora stato autorizzato e regolato dalla legge. L’unica soluzione prevista dalle normative italiane a livello residenziale si basa sul rapporto one-to-one, vale a dire da un impianto a un solo consumatore finale, con l’eventuale energia in eccesso immessa in rete.

La nuova direttiva europea preannuncia una rivoluzione in questo senso, con il passaggio a un modello one-to-many e un impianto comune utilizzabile da gruppi di consumatori. I residenti in un condominio, ad esempio, potranno organizzare tra loro gli scambi e fornire energia a tutto lo stabile attraverso un sistema fotovoltaico posto sul tetto.

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