Dieci novità per la dichiarazione dei redditi 2019. Si va dalle deduzioni a favore delle Onlus a quelle per il trasporto pubblico fino alle detrazioni dei contributi associativi alle società di mutuo soccorso. Tutte misure che allungano ancora l’elenco di 636 voci di deduzioni, esenzioni, detrazioni e regimi speciali che costano alle casse pubbliche oltre 75 miliardi l’anno.

Nel dettaglio, per la stagione dichiarativa, appena inaugurata dall’Agenzia delle Entrate con la precompilata 2019, il contribuente potrà continuare a dedurre le erogazioni liberali a favore di Onlus, Organizzazioni di Volontariato (OV) e associazioni di promozione sociale (APS). Il denaro donato o le erogazioni in natura sono infatti deducibili dal benefattore nella misura del 10 per cento del reddito complessivo dichiarato. Nel caso in cui la deduzione sia superiore al reddito, l’eccedenza potrà essere “scontata” nei periodi di imposta successivi fino a concorrenza dell’ammontare. Ma, al massimo, nel giro di quattro anni. In alternativa, per le donazioni ad Onlus e Aps, il contribuente potrà detrarre il 30% dell’erogazione liberale, contro il precedente 26%, per un importo complessivo non superiore a 30mila euro. Nel caso la donazione vada invece ad un’organizzazione di volontariato, l’aliquota di detrazione salirà al 35 per cento.

Quest’anno in dichiarazione dei redditi si potrà anche portare in detrazione le spese per l’abbonamento sul trasporto pubblico locale per un importo non superiore a 250 euro con uno sconto del 19 per cento. Lo stesso beneficio spetta anche su spese per assicurazione contro eventi calamitosi e gli esborsi sostenuti in favore dei minori o di maggiorenni, con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici.

Previste, inoltre, nuove detrazione di contributi associativi alle società di mutuo soccorso. Rispetto al passato, la novità è che il legislatore ha innalzato a 1.300 euro il limite di detrazione. Con l’attuale stagione dichiarativa entra poi nella fase operativa anche il bonus verde: è infatti possibile portare in detrazione dall’Irpef le spese sostenute per la sistemazione di giardini e terrazzi con uno sconto del 36% su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Il bonus vale anche, pro-quota per condomino, relativamente agli interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali.

Con la dichiarazione dei redditi prodotti nel 2018 si consolidano poi anche gli sconti per i lavori sugli immobili finalizzati al risparmio energetico. “Sono state introdotte nuove tipologie di interventi agevolabili con aliquota di detrazione al 65 per cento o con aliquote dell’80 o dell’85 per cento”, si legge nelle istruzioni fornite ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate che ricorda come per le ristrutturazioni dal 21 novembre 2018, per alcuni interventi, va effettuata la comunicazione all’Enea.

Inoltre, da quest’anno il beneficiario di rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) potrà decidere se avvalersi in dichiarazione della tassazione ordinaria al posto di quella sostitutiva applicata direttamente dal soggetto che eroga la rendita. Infine, la stagione dichiarativa appena avviata introduce la deduzione di premi e contributi versati alla previdenza complementare dei dipendenti pubblici. “A decorrere dal primo gennaio 2018, ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, si applicano le medesime disposizioni previste per i dipendenti privati riguardo la deducibilità dei premi e contributi versati per la previdenza complementare”, conclude l’Agenzia che consente ai contribuenti di accettare o modificare la precompilata a partire dal 2 maggio. E per dubbi e necessità assiste i contribuenti al telefono – 800.90.96.96 (da fisso), 06-96668907 (da cellulare) – +39 0696668933 (da estero) – agli sportelli (qui l’elencodegli uffici) e sulla pagina facebook delle Entrate.

Articolo Precedente

I modi per vivere una vita senza contanti: la rivoluzione della “cashless society” (che in Italia ancora arranca)

next
Articolo Successivo

Assegno mantenimento post divorzio, si cambia: stop se convivenza o nuovo matrimonio e via tenore di vita acquisito

next