Chicago elegge il suo primo sindaco donna afroamericana e apertamente gay. Si tratta di Lori Lightfoot, 56enne ex procuratrice federale. La donna ha vinto contro Toni Preckwinkle, anche lei democratica e afroamericana, grazie alla sua campagna elettorale incentrata sulla lotta alla corruzione e sugli aiuti per  le famiglie a basso reddito e per la classe media, a suo avviso ignorate finora da chi ha governato la città. Lightfoot ha ottenuto il 74% delle preferenze con solo una quarantina di distretti elettorali ancora da scrutinare. “È il cambiamento contro lo status quo“, ha affermato facendo un paragone con la 72enne Toni Preckwinkle, dirigente della contea di Cook dove si trova Chicago.

Le due candidate erano arrivate in testa nel primo turno di voto alle municipali, nel febbraio scorso, rispettivamente con il 17,5% e il 16% delle preferenze. Avevano sconfitto gli altri 12 candidati alla successione del democratico Rahm Emanuel, che ha rinunciato a sorpresa a un terzo mandato dopo otto anni di governo.

Chicago è stata guidata una volta da un sindaco afroamericano e una volta da una sindaca. Terza metropoli del Paese, con 2,7 milioni di abitanti, è segnata da profonde diseguaglianze sociali e disparità tra i quartieri nonché da forte criminalità e tensione fra polizia e minoranze. Nel 2018 gli omicidi sono stati più di 550, cioé più di quelli avvenuti in totale a New York City e Los Angeles.

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