Tra i volti trapelati in queste ore c’è poi Gianluca Maria Calì, imprenditore di Casteldaccia (Palermo) minacciato dalla mafia e che ha denunciato i suoi estorsori. Ha commentato la notizia della sua candidatura all’agenzia Adnkronos: “Non voglio”, ha dichiarato, “approfittare di una posizione che altri non hanno. Il mio nome e pochi altri sono apparsi più volte sulla stampa in questi giorni ma in realtà siamo 2600 candidati in tutta Italia”. Un impegno, quello di Calì, che non è del tutto una novità dato che l’imprenditore palermitano aveva già offerto la sua candidatura per le politiche, salvo poi essere escluso dalle liste. Un fatto che però non ha intaccato la sua adesione al Movimento. “Se hai un ideale non lo cambi e più cercano di farmelo odiare, più lo porto avanti – ha detto – E’ come se uno cambiasse squadra solo perché in una partita un giocatore ha sbagliato un tiro in porta. Il Movimento è fatto di persone e le persone possono fare degli errori”.  Sotto tutela a Palermo e Milano, le due città fra cui si divide per il suo lavoro, Calì sarebbe “ben felice di poter aggiungere anche Strasburgo, anche se”, ha detto, “essere candidato è difficilissimo”. Fra i tanti nomi con cui si dovrà confrontare c’è n’è uno che balza subito all’occhio: quello di Ignazio Corrao, un big del M5S, europarlamentare uscente e responsabile nazionale Enti locali. La fiducia comunque non manca. “Non mi chiedo cosa la politica possa fare per me ma cosa posso fare io per la politica”, ha detto.

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