“I diritti umani sono la base di pace e giustizia nel mondo: quelli delle persone a bordo della nave Diciotti sono stati compressi, diritti di soggetti fragili e in condizioni psico-fisiche precarie. A mio giudizio ciò non ha comportato il rispetto di un interesse nazionale“, ha detto in Aula al Senato la senatrice Paola Nugnes intervenendo in dissenso dal gruppo sull’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Dopo Nugnes è intervenuta, sempre in dissenso rispetto al gruppo M5s, anche l’altra dissidente Elena Fattori: “Dopo che quest’Aula votò che Ruby era la nipote di Mubarak, mi era detto che con il M5s queste cose non sarebbero mai accadute”. “Sono cresciuta nei Cinquestelle con l’onestà come faro”, ha aggiunto Fattori, sostenendo quindi che “non c’era un interesse rilevante per il Paese nel fermare quelle persone” sulla Diciotti, “c’era solo un interesse propagandistico“. “Mi sarei aspettata che il ministro Salvini avesse la schiena dritta per andare a processo, e onorare il rispetto verso quelle forze dell’ordine che ha menzionato”, ha proseguito la senatrice. Che poi ha sottolineato: “Io invece affronterò a testa alta e schiena dritta un processo, visto che sarò deferita ai probiviri. Persone come me hanno le cinque stelle tatuate sul cuore, anche se dovessi perdere questo processo. E voterò in dissenso dal mio gruppo”, ha concluso Fattori.

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