“Il dialogo con l’Italia è in corso, diventa più intenso, vediamo un tono diverso, un diverso modo di cooperare e vediamo l’Italia disponibile ad ascoltare il nostro punto di vista e risolvere i problemi. È un passo che accogliamo con favore, e anche gli investitori hanno lo stesso feeling“. Il commissario agli Affari europei Pierre Moscovici ha parlato a conclusione della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, durata tutta la notte. E durante la quale i ministri dell’Economia hanno espresso sostegno alla valutazione della Commissione Ue e “raccomandato all’Italia di prendere le misure necessarie a rispettare le regole del Patto di stabilità”, aggiungendo però che sostengono “il dialogo in corso tra la Commissione e le autorità italiane”. L’Eurogruppo “ricorda che nell’opinione del 23 ottobre 2018 la Commissione Ue ha identificato un non rispetto particolarmente serio” delle regole e ha chiesto una revisione del Documento programmatico di bilancio. L’Italia ha presentato il 13 novembre un Dpb rivisto, sul quale la Commissione ha ribadito l’opinione di “serio non rispetto”.

Moscovici ha spiegato che con l’Italia “ora il dialogo è cominciato davvero su metodo e sostanza. A Buenos Aires abbiamo avuto discussioni positive con Conte e Tria, e abbiamo deciso di proseguire nell’interesse generale e abbiamo dato mandato ai nostri team di lavorare in quella direzione”. Nel corso del G20 infatti il ministro dell’Economia ha confermato che la trattativa con Bruxelles si concentra su una riduzione del deficit/pil dal 2,4 all’1,9-2%. E il mandato a negoziare sarebbe stato attribuito ufficialmente dai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini al premier. Ma Conte ha specificato che il governo non sta lavorando a una riduzione sotto il 2%.

Entrando nel merito delle modifiche al testo della manovra, Moscovici ha riferito che la Commissione ha preso atto degli “annunci degli ultimi giorni sulla riduzione del deficit”, ma serve  un “impegno credibile, concreto e nel quadro delle regole”. Condizioni per cui l’Italia potrà godere della flessibilità dell’Unione europea, pur sottolineando che il divario” tra le posizioni italiane sulla manovra e il livello richiesto dalle regole di bilancio Ue “va ridotto ulteriormente”. Il commissario europeo ha inoltre aggiunto che ora Bruxelles  ha “preso nota” dell’intenzione del governo Lega-M5s di ridurre il deficit in rapporto al Pil previsto per il 2019 in Italia. Un passo che “va nella direzione giusta. Aspettiamo ulteriori dettagli per valutare la dimensione di questi passi. È chiaro che servono impegni molto concreti e credibili: saremo sempre disponibili alla flessibilità, ma nel quadro delle regole”. Il commissario sottolinea poi che la Commissione non sta “mettendo in discussione la riforma delle pensioni, sta al governo fare le sue scelte politiche” e che l’interesse di Bruxelles è solo quello di “assicurare il rispetto del Patto di stabilità“.

L’Eurogruppo, ha spiegato il presidente Mario Centeno a margine della riunione, ha anche raggiunto un accordo sulla riforma della zona euro che comprende solo il rafforzamento del fondo salva-Stati Esm e il backstop o paracadute per il fondo salva banche. Sul bilancio della zona euro, proposto dalla Francia, e sullo schema anti-disoccupazione, voluto dalla Germania, non c’è invece accordo e su entrambi i temi si continuerà a discutere l’anno prossimo. Così come sul completamento dell’Unione bancaria, su cui pure manca l’accordo.

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