Samsung potrebbe annunciare fra due giorni il suo primo smartphone pieghevole, l’atteso e chiacchierato Galaxy F, o Galaxy X (non è chiaro quale sarà il nome). Galeotta è un’immagine pubblicata sulla pagina ufficiale Facebook dell’azienda: più che un’indiscrezione sembra a tutti gli effetti il preludio della presentazione. Tanto vale quindi fare il punto di quello che sappiamo al momento su questo prodotto – o meglio, che si ipotizza con buona approssimazione.

Partiamo dal nome: inizialmente secondo alcune fonti si chimerà Galaxy X, secondo altre Galaxy F, dove F sta per “foldable”, pieghevole. Secondo fonti che di solito sono bene informate, il Galaxy F (o X) dovrebbe essere svelato in anteprima il 7 e 8 novembre in occasione della DSC 2018 (Samsung Developer Conference, la conferenza Samsung per gli sviluppatori). Considerato il pubblico a cui è indirizzato l’evento, è possibile che quella a cui assisteremo non sarà la presentazione commerciale, con tanto di disponibilità e prezzi. Forse vedremo solo un’anteprima che ne confermerà o smentirà alcuni aspetti, anticipando in parte l’annuncio ufficiale previsto per inizio 2019.

La sigla che identificherà il nuovo prodotto dovrebbe essere SM-F900U, dove SM sta per Samsung, la prima lettera (F) appunto per il modello pieghevole, e la sigla 900 a indicare che si tratta di un modello dello stesso livello del Galaxy S al top di gamma. In altre parole, c’è da aspettarsi che i dispositivi Galaxy F saranno modelli premium, con prezzi alti, quindi accessibili solo a chi ha un budget elevato. Secondo l’opinione di Kim Jang-Yeol, capo della ricerca di Golden Bridge Investment, il cartellino del prezzo potrebbe essere superiore a 1.800 dollari. Se volete un termine di paragone, tenete presente il FlexPai che è già in commercio.

L’idea che proprio questo possa essere il primo smartphone pieghevole di Samsung viene dall’interfaccia utente del sistema operativo Android, che presenterebbe funzioni inedite. A quanto pare, negli Stati Uniti sarebbe in test con la collaborazione di Google, ed è proprio a San Francisco che si terrà l’evento per gli sviluppatori. I test del software che sarà presente sulle versioni indirizzate agli utenti europei e cinesi invece non sono ancora iniziati. Da un lato questo potrebbe significare che il prodotto è destinato al mercato globale, dall’altro che forse da noi potrebbe arrivare con un leggero ritardo rispetto agli Stati Uniti.

Riguardo alle tempistiche, tenete conto che secondo Bloomberg questo prodotto dovrebbe arrivare in commercio fra aprile e giugno 2019. Gli unici dati che tutti sembrano dare per certo sono la memoria interna di 512 gigabyte e la presenza del supporto per due schede SIM. Ipotetico lo schermo da 7,3 pollici, che ripiegato diventerebbe un doppio display da 4,6 pollici. Prima di dare qualsiasi informazione per scontata, lasciamo ogni valutazione in sospeso fino a quando non ci saranno dati ufficiali.

Anche perché, dal tam tam incontrollato delle indiscrezioni online, emerge che lo stesso prodotto di cui si parla potrebbe in realtà essere sì uno smartphone pieghevole, ma indirizzato ai videogiocatori. Un prodotto, insomma, in cui il doppio schermo estensibile sarebbe progettato non per la produttività, quanto per agevolare l’esecuzione di videogames. Un po’ come le console portatili Nintendo 2DS per intenderci. A questo punto cambierebbe totalmente il tipo di pubblico potenzialmente interessato, tagliando fuori chi è interessato alla produttività.

Fondamentale sarà capire quali applicazioni verranno sviluppate appositamente per lo schermo pieghevole, e di conseguenza quali vantaggi si avranno da questa caratteristica. Il fatto che “due is meglio che one” infatti non è sempre vero, anzi.

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