Spettacolare nel primo tempo, solida nella ripresa. Risultato: Manchester United battuto all’Old Trafford e qualificazione ormai a un passo. È una Juventus di altissimo livello quella che grazie a un gol di Dybala al 17′ del primo tempo ha vinto per la seconda volta nella sua storia su uno dei campi più difficili d’Europa. Merito di una condotta di gara ineccepibile e di una preparazione tattica che, ancora una volta, ha fatto la differenza. Mai in affanno, mai vicina a subire gol, mai intimorita, la Vecchia Signora è stata protagonista della migliore prestazione stagionale nella partita forse più complicata. Unico neo? Troppe occasioni sprecate: il risultato, infatti, sta stretto ad Allegri. Esame superato con lode, insomma, a testimonianza del fatto che la nuova dimensione europea dei bianconeri è un dato reale e non solo potenziale.

Con Dybala al posto dell’infortunato Mandzukic e con Cuadrado a rilevare a sorpresa Federico Bernardeschi, il primo tempo dei bianconeri è riassumibile in un solo aggettivo: sontuoso, con gli uomini di Allegri padroni del campo sin dall’inizio e per tutti i 45 minuti. La conferma della superiorità? Szczęsny, ben protetto da Chiellini e Bonucci, non è stato mai chiamato in causa, mentre il suo omologo De Gea ha dovuto compiere almeno due interventi difficili, capitolando solo sul tocco ravvicinato di Dybala al 17′. Ma oltre alle occasioni da gol, ciò che ha impressionato è stata la gestione della partita da parte di Pjanic e soci: padroni del centrocampo e per nulla intimoriti dal tifo dell’Old Trafford, i bianconeri ogni volta che si sono affacciati dalle parti di De Gea hanno dato l’impressione di essere pericolosissimi, anche grazie a un Cristiano Ronaldo che ha svariato su tutto il fronte dell’attacco, senza dare punti di riferimento ai difensori di casa. Diametralmente opposto l’atteggiamento del Manchester United: timido, surclassato tecnicamente e tatticamente, senza una vera idea di gioco e penalizzato dalla prova opaca di alcuni suoi pezzi da novanta, Pogba su tutti. Tradotto: lo 0-1 con cui si sono chiusi i primi 45 minuti è un risultato stretto per Chiellini e soci.

Nella ripresa la musica è cambiata solo parzialmente. Il Manchester è entrato in campo con un atteggiamento diverso, molto più aggressivo, e sin da subito ha messo in apprensione la retroguardia della Juventus, brava comunque a chiudere tutti i varchi sulle accelerazioni dell’undici di Mourinho. Ad andare più vicina al gol, però, è stata sempre la Vecchia Signora, con un bolide di Ronaldo al 51′ su cui De Gea ha dovuto compiere un vero miracolo. Il pericolo scampato ha spinto in avanti il Manchester, che ha provato a schiacciare la Juve nella sua area di rigore. Soprattutto Matic e Pogba, finalmente su livelli più congeniali alla sua classe, hanno preso le misure ai centrocampisti della squadra bianconera che, sempre lucida, ha optato per le ripartenze veloci dei suoi attaccanti. Una bella partita, insomma, su ritmi tipicamente inglesi e continui capovolgimenti di fronte. Al 74′ grande occasione per il Manchester: tiro di Pogba dal limite, palo pieno alla destra di Szczęsny. Poi tanta pressione dei Reds Devils, ma fino al novantesimo nessuna vera occasione da gol, fatta eccezione per un tiro telefonato di Martial. Unica emozione il litigio a distanza tra i tifosi della Juve e il tecnico Josè Mourinho, che ha risposto ai cori denigratori degli ultras indicando il numero tre con le dita: le volte che ha battuto la Juve o il triplete conquistato alla guida dell’Inter? Chissà, ma sono discorsi del passato. Il presente, infatti, è solo bianconero.

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