LG con il nuovo V40 ThinQ ha deciso di giocare la carta delle tre fotocamere posteriori e due anteriori. Ovviamente si tratta di uno smartphone Android di fascia alta con schermo molto grande (6,4 pollici) e caratteristiche paragonabili a prodotti come Galaxy Note 9 e iPhone XS Max. L’intenzione però sembra essere quella di voler sfidare il P20 Pro di Huawei, attualmente un punto di riferimento in ambito fotografico.

Per quanto riguarda le tre fotocamere posteriori, LG ha deciso di adottare una configurazione simile a quella che vi abbiamo spiegato ieri nel nostro approfondimento: un sensore principale da 12 Megapixel con obiettivo f/1.5 (vuol dire che riesce a catturare una grande quantità di luce), uno secondario sempre da 12 Megapixel teleobiettivo (per eseguire gli zoom senza perdita di dettaglio) e un terzo da 16 Megapixel grandangolare (per inquadrare anche i soggetti molto grandi senza doversi allontanare troppo).

Le informazioni raccolte da questi tre sensori vengono messe assieme da un algoritmo di intelligenza artificiale, che nel caso di LG è racchiuso nella dicitura “ThinQ”. Quest’ultima la ritroviamo ormai anche negli elettrodomestici e nei televisori di nuova generazione dell’azienda sudcoreana, come vi abbiamo raccontano in un articolo dedicato durante l’IFA di Berlino 2018. L’obiettivo è quello di unificare l’esperienza utente, ponendo gli smartphone al centro della stessa, in grado di controllare qualsiasi dispositivo elettronico.

V40 ThinQ può inoltre contare su altre due fotocamere, posizionate sulla parte anteriore. In questo caso il sensore principale da 8 Megapixel è accoppiato a uno secondario da 5 Megapixel, quest’ultimo grandangolare. Questo vuol dire che, con questo smartphone, sarà possibile scattare un selfie riuscendo a inquadrare un gran numero di persone. Dimenticate dunque di dover chiedere la cortesia a un estraneo di farvi una fotografia durante i pranzi di famiglia al ristorante, perché potrete fare tutto da soli.

C’è poi un ampio schermo da 6,4 pollici con risoluzione di 1440 x 3120 pixel, realizzato con tecnologia OLED (la stessa, ad esempio, di iPhone XS Max). È un display molto grande, per cui anche le dimensioni dello smartphone sono generose. Il processore è lo Snapdragon 845 accoppiato a 6 Gigabyte di RAM, una combinazione già vista tante volte su dispositivi di fascia alta (siamo sullo stesso livello dei vari Huawei P20 Pro, Galaxy S9 Plus, Sony Xperia XZ3, solo per citarne alcuni), molto affidabile per ottenere prestazioni di alto livello.

Il design è quello tanto in voga oggi: cornici risicate e notch, la tanto discussa “tacca” superiore introdotta per la prima volta da iPhone X di Apple, che ha fatto letteralmente scuola. V40 ThinQ resiste inoltre ai liquidi (certificazione IP68, immersione in acqua fino a 2 metri di profondità per un massimo di 30 minuti) e agli urti e cadute accidentali grazie allo standard MIL-STD 810G.

Tutta questa tecnologia ha un costo, e infatti LG V40 ThinQ arriva negli Stati Uniti a 950 dollari. Per adesso non ci sono notizie circa l’eventuale disponibilità in Europa. In ogni caso, qualora l’azienda dedica di commercializzarlo anche dalle nostre parti, è ipotizzabile un prezzo attorno ai tra i 900 e i 1.000 euro, in linea con quella che è ormai la fascia alta del mercato smartphone.

 

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