Il comune di Milano si è offerto di ospitare la mostra per l’80° anniversario delle leggi razziali realizzata dagli studenti del liceo Petrarca di Trieste. L’esposizione è finita nei giorni scorsi al centro di un caso politico, con il sindaco della città giuliana Roberto Dipiazza che ha criticato la scelta della locandina: la prima pagina del ‘Piccolo’, il giornale di Trieste, del 3 settembre 1938, dal titolo “Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei”, e sullo sfondo tre ragazze sorridenti.

“Dico io, dobbiamo ancora sollevare quelle cose?”, avrebbe detto Dipiazza. E mediante l’assessore Giorgio Rossi ha chiesto alla preside del Petrarca, Cesira Militello, di modificare il manifesto. Da qui il braccio di ferro che ha fatto saltare l’appuntamento. Oggi l’amministrazione milanese, per bocca dell’assessore alla Trasparenza e Partecipazione Lorenzo Lipparini, ha messo a disposizione i propri locali: “Vogliamo invitare gli studenti del liceo Petrarca ad allestire la loro mostra in uno degli spazi espositivi del comune di Milano: ospiteremo volentieri il loro lavoro e le loro riflessioni, perché Milano riconosce il valore della memoria contro ogni forma di razzismo e discriminazione”, ha dichiarato l’assessore.

La preside Militello, però – riporta il Piccolo – tiene il punto, e insiste perché la mostra si tenga nella città dove il Duce annunciò il provvedimento nel 1938: “Siamo commossi da questa attestazione di solidarietà – dice – e siamo certi che troveremo una soluzione che possa accontentare tutti, e soprattutto ricucire una situazione che ha dato adito a polemiche che nessuno avrebbe mai voluto. Le altre esperienze, fuori dalla città, andranno benissimo e sarà anche divertente per i ragazzi se riusciremo a realizzarle; per il momento, però, siamo concentrati con tutte le nostre forze sulla realizzazione della mostra a Trieste”.

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