È durato solo cinque canzoni il concerto di Marylin Manson sabato scorso: un malore lo ha costretto ad abbandonare il palco del Cynthia Woods Mitchell Pavilion di Woodlands, in Texas. Aveva quasi terminato il quinto brano della scaletta, una delle sue cover più amate e più riuscite, quella di Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics, quando Marilyn Manson ha avuto un primo crollo. Poi, dopo Antichrist Superstar, si è verificata l’uscita di scena: Manson sarebbe collassato sul retro del palcoscenico alla fine del brano.
Subito dopo il malore Manson è stato sostituito dal collega Rob Zombie, con cui sta condividendo il palco durante le date del tour: “Il mio caro amico, il signor Manson, non è decisamente in forma. Probabilmente adesso è nel suo tour bus e sta da schifo. Ho bisogno di qualcuno che canti con me la prossima canzone, quindi tirate fuori la voce e cercate di farlo stare meglio!” ha urlato ai fan.
Secondo la testata locale Houston Press il cantante sarebbe stato vittima di un’intossicazione alimentare ma quanto accaduto è solo l’ultimo di una serie di spiacevoli episodi capitati al “Reverendo”: lo scorso luglio a Toronto aveva cancellato il suo concerto per una non meglio precisata “malattia improvvisa”, mentre nel settembre del 2017, durante un concerto a New York, gli era letteralmente crollato addosso un pezzo di palco che gli aveva procurato danni alla gamba e alla caviglia.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez