Sarà Lewis Hamilton a partire in pole nel Gran Premio di Ungheria. Il campione del mondo ha piazzato la zampata al termine di una qualifica che inizialmente sembrava dovesse sorridere alla Ferrari. Bravo, il pilota inglese, ad approfittare della pista bagnata che per lui solitamente equivale ad un invito a nozze. Suo il miglior tempo, in 1:35.658, ottenuto precedendo il compagno di team Valtteri Bottas, staccato di 260 millesimi. Una prima fila targata Mercedes che rappresenta una seria ipoteca sulla vittoria finale dal momento che all’Hungaroring i sorpassi sono ardui.

La Ferrari si sono dimostrare velocissime in condizioni di asciutto ma si sono arrese sotto il diluvio e si devono accontentare della seconda fila. Gerarchie ribaltate proprio come nell’ultimo Gran Premio di Germania. In terza posizione scatterà Kimi Raikkonen, che ha chiuso a 528 millesimi, Sebastian Vettel (+0.552) dalla quarta. Un vero peccato perché il tedesco con le intermedie aveva dominato il Q1 e il Q2, oltre alla terza sessione di libere al mattino.

Per Hamilton, leader della classifica Mondiale, è la quinta pole stagionale e 77ª in carriera. Quinto tempo per Carlos Sainz su Renault davanti a Pierre Gasly (Toro Rosso), a seguire Max Verstappen (Red Bull), solo settimo e Brendon Hartley (Toro Rosso). Completano la top ten le Haas di Kevin Magnussen e Romain Grosjean. Daniel Ricciardo, sull’altra Red Bull, ha pagato le condizioni difficili della pista ed è stato eliminato in Q2: domani l’australiano scatterà dalla 12ª posizione, dietro la McLaren di Fernando Alonso.

“E’ stata una sessione complicata, sarebbe potuta andare in qualsiasi modo ma siamo riusciti a gestire abbastanza le gomme. Ci mancava qualcosa ma è andata così”, ha commentato Vettel. “Con l’asciutto eravamo in controllo della situazione, poi le cose non sono andate nel verso che avremmo voluto”. Il tedesco però ha manifestato ottimismo: “Domani la gara è lunga, vedremo cosa potremo fare. Credo comunque che potremo vincere. E’ sempre meglio partire dalla pole, ma siamo quarti e ci concentreremo per centrare la vittoria dal quarto posto”.

Il terzo posto “ovviamente non è l’ideale, ma la cosa più importante e positiva è che la macchina sia stata guidabile, ed anche in maniera piacevole, sul bagnato”, gli ha fatto eco Raikkonen. “Ho avuto un po’ di sfortuna nell’ultimo cambio gomme, non abbiamo trovato la stessa aderenza ed eravamo dietro a una Haas. Non siamo riusciti a migliorare”, ha proseguito il finlandese. “C’è stato un cambiamento di condizioni netto rispetto a ieri altrimenti saremmo riusciti a fare la pole con un certo margine. Ma domani ci proveremo”.

Soddisfatto ovviamente Hamilton, a caccia del secondo trionfo consecutivo dopo quello in Germania. “E’ grandioso per il team aver fatto doppietta, onestamente non ce l’aspettavamo. Le Ferrari erano state più veloci nel weekend. Noi abbiamo cercato di restare più vicini possibile, poi il cielo si è aperto e ci è andata bene”. “E’ stato davvero complicato, insidioso”, ha ammesso il britannico della Mercedes.

“All’inizio le condizioni erano accettabili, poi la pista è diventata più bagnata. Era difficile capire l’aderenza, era una sfida estrema. In questi casi – ha aggiunto – cerchi la linea un po’ meno bagnata, ma è come un balletto, devi andare sulle punte, cercando di non fare danni di curva in curva. E’ stato come stare sulle montagne russe, ma alla fine ho portato a casa un bel giro. Siamo in un’ottima posizione. Faremo il massimo per tenere le Rosse dietro di noi”. Per domenica il meteo, per la cronaca, non prevede pioggia. Motivo in più per la Ferrari per credere bella rimonta.

Articolo Precedente

Sergio Marchionne, l’unico che riuscì a immaginare una Formula 1 senza Ferrari

next
Articolo Successivo

Formula 1, gran premio di Ungheria. Hamilton vince davanti a Vettel e Raikkonen

next