Lo confesso: sono un radical chic. Sono un liberale di sinistra e amo lo champagne, è la mia parte liberale che ama lo champagne. Tutte quelle bollicine dorate che vanno a solleticare il cielo e l’assoluto. Sono un liberale di sinistra e amo il caviale, il salmone e le ostriche, è sempre la mia parte liberale che ama il caviale, il salmone e le ostriche. Sono un liberale di sinistra e ho un Rolex d’oro, lascito del mio amato papà. Sono un liberale di sinistra e ho una casa in Versilia, niente di che, bellina per carità, non è una villa, ma è sempre una casa in Versilia, la Versilia di Briatore e dei miliardari russi, ma anche quella dei cavatori di marmo.

Sono un liberale di sinistra e mi piacciono le veline, le veline che ancheggiano in tv, proprio loro! È la mia parte genitale che ama le veline. Sono un liberale di sinistra con i genitali, lo ammetto, lo confesso. Ho più simpatia per il mio testicolo di sinistra, ma questo non conta molto, anche il testicolo di destra non mi è antipatico, insieme fanno un bel lavoro. Sono un liberale di sinistra e sono per l’accoglienza dei migranti, per l’accoglienza di chi fugge da guerre e miseria, è la mia parte umana, anche i liberali di sinistra hanno un cuore, dei sentimenti, dei sogni di fratellanza universale. Sono chic perché sono elegante e sono radicale perché mi piace andare alla radice del mio amore. Sono un liberale di sinistra e sono contro il capolarato, è la mia parte cinefila, ho visto e rivisto Siamo uomini o caporali con Totò e Paolo Stoppa e ho capito che nella vita incontrerai sempre un uomo o un caporale, io starò sempre dalla parte degli uomini.

Sono un liberale di sinistra, sono un radical chic, datemi un’aragosta e mi farete felice, mi spiace per l’aragosta ma è colpa sua se è così buona! Nessuno è innocente, ma tutto è puro per i puri. Il mio motto è “più aragoste ai migranti”, ma aragoste sul piatto, non in fondo al mare. Ho letto un sondaggio Ipsos (si potrebbe dire Ipsos dixit!) che dice che noi italiani siamo il popolo più impaurito dai migranti, ci batte solo la Turchia, ma la Turchia ha accolto due milioni e mezzo di stranieri su 74 milioni di abitanti, con un Pil procapite di 11 mila dollari, in Italia sono arrivati circa 470 mila profughi dal 2013 (di cui quasi la metà ripartita verso altri Paesi europei) su 60 milioni di abitanti con un Pil procapite di quasi 36 mila dollari. Trentaseimila dollari quanti euro sono? Fate voi i conti che siete più bravi di me, perché io sono un liberale di sinistra che andava male in matematica.

Perché abbiamo così paura dei migranti? Perché sono più belli, più giovani, più colorati di noi? A me fanno paura le mozzarelle inacidite, a me fanno paura gli italiani che guardano Maria De Filippi. Ok, mi avete scoperto, oltre a essere liberale e di sinistra, sono anche snob. “La vita è una festa, viviamola assieme”, questo è il finale di Otto e mezzo di Federico Fellini, un bel girotondo.

Che ne dite? Ci liberiamo di tutte queste paure e facciamo un bel girotondo assieme ai migranti? Gira, la terra gira, giriamo assieme a lei, e non parliamo come dei filosofi sciocchi di deportazione, parliamo di amore e accoglienza e condivisione, diventiamo tutti più musicali! La musica è il segreto di tutto. Ognuno farà il girotondo a modo suo, ognuno con il suo stile, io farò il girotondo con un bicchiere di champagne in mano perché sono radicale e chic! E detto tra noi: anche la mia parte di sinistra ama lo champagne, non solo quella liberale. Il nostro idolo non è Fausto Bertinotti ma Leonard Bernstein.

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