L’ipotesi che a Roma si riesca a varare un governo politico, spostando Paolo Savona a un ministero diverso da quello del Tesoro, raffredda la speculazione contro l’Italia. Giovedì il differenziale di rendimento tra i Btp decennali italiani e gli omologhi tedeschi si è ristretto e oscilla tra i 230 e i 250 punti base. Nei giorni scorsi aveva sfondato quota 320. In forte discesa, poi, i tassi di interesse sui titoli di Stato biennali, in zona 1% dopo che martedì avevano toccato il 2,7%. Diminuisce quindi la percezione di un rischio a breve termine per la tenuta del debito italiano.
“Sembra scongiurato il rischio Savona all’Economia e il rischio di nuove elezioni a breve, almeno per il momento”, spiega un operatore di una banca italiana citato da Reuters. “Stiamo assistendo ad un recupero trainato dalla parte a breve della curva, che è tornata complessivamente a irripidirsi. Il movimento è trainato dai futures, mentre sul cash il mercato non ha ancora recuperato profondità e liquidità (…) permane ancora molta volatilità e il mercato non si è riassestato”.
Sul fronte azionario Piazza Affari ha aperto nuovamente in rialzo, dopo il recupero del giorno prima, salvo virare in rosso dopo l’annuncio che gli Usa imporranno dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dalla Ue.
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