“Incontro con Conte e Salvini? Come se avessimo lavorato sempre insieme, ci capiamo al volo”. Così Luigi Di Maio, lasciando la Camera dei deputati, dopo il vertice a tre con il premier incaricato e il segretario della Lega. Sui tempi, dopo le voci sugli slittamenti e il nodo ancora aperto sulla lista dei ministri, il capo politico M5s ha rivendicato: “Dipende dal professor Conte e dal presidente Mattarella”. Così, come non ha replicato nemmeno sui ministri stessi e il caso Savona: “I ministri sono prerogativa del presidente incaricato”. Sull’irritazione trapelata dal Colle, invece, Di Maio ha tagliato corto: “Diktat? Non commento retroscena”.

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