Una coppia senza problemi economici e mai al centro di screzi familiari, con un passato privo di ombre. Così parenti e conoscenti descrivono Loris Nicolasi e Anna Maria Niola, i due anziani uccisi nel giardino della loro casa in una zona di Cison di Valmarino (Treviso) a colpi di spranga e pugnale. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la donna è stata sorpresa dall’assassino all’esterno della casa, dato il fatto che indossasse vestiti invernali. L’uomo, invece, forse sentendo le urla della moglie, è uscito di casa a torso nudo nonostante la nevicata in corso, ritrovandosi davanti l’omicida che lo ha colpito alla testa anche con il punteruolo. Ancora ignoti rimangono il movente e quante persone abbiano partecipato all’omicidio.

Dalla casa della coppia, trovata in disordine, non manca nessun oggetto di valore. Non sono stati portati elementi utili dalle persone ascoltate dagli investigatori, nemmeno a rafforzare una seconda ipotesi: quella di un delitto in ambito familiare. Secondo i vicini, i rapporti tra i genitori e la figlia Katiuscia, di 45 anni, erano ottimi e la donna ogni giorno passava a trovarli. È stata proprio lei a scoprire i corpi nel retro nell’abitazione e a chiamare un’ambulanza. Un secondo figlio, che vive e lavora in Germania da anni, è stato rintracciato dai carabinieri. “È ancora tutto molto prematuro”, ha detto il procuratore capo di Treviso, Michele Dalla Costa.

La ricostruzione del delitto – La figlia, impiegata, era uscita al mattino per andare al lavoro dopo aver salutato i genitori. Nel primo pomeriggio, verso le 14.30, ha fatto ritorno a casa. E’ entrata, ma i suoi non c’erano; le stanze apparivano tutte in disordine, come rovistate da qualcuno che voleva fare in fretta, forse alla caccia di denaro o oggetti preziosi. La donna è uscita sul retro per cercare i familiari. Ha scoperto prima il padre, in fondo al prato, pieno di lesioni su tutto il corpo. La madre l’ha trovata più tardi, morta anch’essa, in un punto opposto del giardino rispetto a dove si trovava il marito. Come se i due avessero cercato di sfuggire al loro killer.

L’ora in cui sono stati uccisi non è ancora stata stabilita con certezza. Si sta facendo l’inventario preciso della casa, perché apparentemente non sembrano mancare somme di denaro o altro. I carabinieri di Treviso e Vittorio Veneto, impegnati nelle indagini, non hanno però dubbi: l’ipotesi di un omicidio suicidio è stata esclusa, proprio per il gran numero di ferite e la loro tipologia. L’uomo presentava lesioni multiple al capo e al collo, come se l’assassino avesse infierito su di lui con un corpo contundente, una spranga, o un tondino con un lato appuntito; la donna aveva anche lei i segni di colpi portati con un’arma da taglio, anche alla schiena. Gli investigatori stanno cercando un pugnale.

Un altro elemento dovrà essere chiarito nella ricostruzione dell’omicidio: l’anziana era vestita con abiti invernali, forse si trovava già nel retro di casa, il marito invece aveva abiti leggeri, come se prima dell’agguato si fosse trovato in casa. La figlia ha allertato subito il 118, ma quando l’ambulanza è arrivata sul posto i medici hanno capito subito di trovarsi davanti ad un caso di morte violenta e hanno avvisato i carabinieri. Sul posto, con il medico legale, è giunto anche il pm della Procura di Treviso.

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