Televisione

E poi c’è Cattelan, in studio c’è Bruno Vespa. Dalla gag sulla nebbia di Milano a quella volta in cui Monica Lewinsky…

di F. Q.

Conduttori a confronto, ieri sera, per la prima puntata della seconda settimana di programmazione di E poi c’è Cattelan, in seconda serata su Sky Uno HD. Alessandro Cattelan intervista Bruno Vespa, uno dei decani del giornalismo televisivo italiano. Per la prima volta nel quartier generale di Sky a Milano Santa Giulia, Vespa è stato accompagnato da Cattelan in un tour nella sede per poi sottoporsi all’intervista di rito nel salotto di #EPCC. Entrambi protagonisti a modo loro della seconda serata della tv italiana, i due conduttori si sono confrontati su vari temi, da quelli relativi al giornalismo online – dalle fake news alla pratica del clickbait – ai tanti e divertenti aneddoti legati ai rispettivi talk show e agli ospiti che negli anni si sono succeduti sulle loro poltrone. Spazio quindi anche per il nuovo libro del giornalista, Soli al comando. In chiusura d’intervista Bruno Vespa, come accaduto in passato a Bobo Vieri e a Fabri Fibra, si è cimentato in una nuova versione tutta giornalistica dell’ormai famoso Bomber Advisor: incalzato da Alessandro Cattelan, ha detto la sua su alcuni dei principali giornalisti e conduttori italiani, contando sul totale riserbo del conduttore Sky e senza che nessuno fra il pubblico potesse sbirciare la foto che di volta in volta è stata mostrata all’ospite. Fra i commenti più taglienti e divertenti di Bruno Vespa sui colleghi, quello su di uno – “uno pratico” al quale “chiedere una consulenza in vista del rinnovo del contratto” e quello che invece “si pentì” e gli “chiese scusa”, fino a quello che “ha ammesso che Vespa aveva ragione”.

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