L’ombra di Molenbeek torna a spaventare il Belgio. Era originario del sobborgo di Bruxelles – da cui venivano tutti i kamikaze degli attacchi di marzo 2016 e parte di quelli di Parigi – l’uomo che martedì sera è stato “neutralizzato” dalla polizia alla Gare Centrale della capitale. Il portavoce della procura, Eric Van Der Sypt, ha spiegato in una conferenza stampa che l’attentatore era di nazionalità marocchina e aveva 36 anni. Il ministro dell’Interno belga, Jan Jambon, ha confermato all’emittente pubblica Rtbf che O.Z., queste le iniziali del nome, era noto per reati sessuali e di droga, ma non rientrava in nessun elenco di sospetti terroristi o elementi radicalizzati.

Ricostruendo la dinamica dei fatti, il portavoce ha spiegato che il sospetto “è entrato in stazione alle 20:39 attraversando la sala dove si trovano le biglietterie ed è poi sceso verso i passeggeri che erano ai piedi delle scale”, dove ci sono i binari. Qui, “verso le 20:44 ha afferrato la sua valigia gridando e provocando una debole esplosione. La sua valigia ha preso fuoco senza causare feriti”.
Successivamente l’uomo “si è mosso alla ricerca del capo stazione e la sua valigia è esplosa una seconda volta più violentemente”. “A questo punto – ha aggiunto il portavoce – l’uomo è tornato nella hall e ha attaccato un militare al grido ‘Allah Akbar’. Il soldato ha sparato al suo assalitore che è morto in seguito alle ferite riportate”.

Van der Sypt ha spiegato che l’attentatore, che non indossava una cintura esplosiva come emerso in un primo momento, non è riuscito nel suo intento di far esplodere l’ordigno imbottito di chiodi e bombolette di gas, “ma è chiaro che voleva fare molti più danni. La borsa è scoppiata due volte, ma poteva andare molto peggio”.

Materiale per fabbricare ordigni è stato trovato nel corso della perquisizione dell’abitazione del 36enne, a Molenbeek. Nella stessa area ad alta densità di stranieri in cui si era rifugiata la cellula terroristica responsabile degli attacchi a Parigi nel novembre 2015. Secondo quanto riportato dalla Cnn, che cita una fonte dell’antiterrorismo belga, gli investigatori hanno accertato che l’uomo ucciso alla stazione era un simpatizzante dell’Isis, probabilmente un lupo solitario, isolato e inesperto.

Una grossa operazione di polizia è in corso nel centro di Anversa, nei pressi della stazione. Sul posto elicotteri e tiratori scelti, anche dell’esercito, riferiscono i media belgi. Gli agenti cercano un uomo armato che è stato segnalato loro da alcuni passanti. Lo riporta l’emittente Vtm, a cui la notizia è stata confermata dal sindaco di Anversa, Bart De Wever.

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