Teresa Ruggiero oggi lavora in provincia di Torino, dopo essere stata a lungo a Napoli. “Dal 2007 al 2010 ho seguito un bambino autistico grave, dalla seconda alla quarta elementare. Purtroppo però in quinta l’ho dovuto lasciare, perché sono passata ad insegnare alle scuole medie in un’altra città”. Con lo studente con una particolare disabilità psichica nei tre anni insieme si era “instaurato, dopo tanto lavoro, un rapporto di grande empatia ed enormi progressi nell’area comunicativa”. Ma poi la donna si è trasferita al Nord.  “E nonostante i genitori abbiano anche fatto ricorso al Tar per garantire la continuità didattica, mi è stata negata la possibilità di rimanere lì”. “Il mio – prosegue – è solo uno dei tanti casi che dimostrano come il nostro sistema non tenga veramente a cuore le esigenze dei ragazzi: loro dovrebbero venire prima di tutti, invece pagano sulla loro pelle la nostra precarietà”.

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