Il video è stato girato nei pressi del villaggio cisgiordano di Nabi Salih, dove le proteste dei palestinesi contro gli insediamenti israeliani sono all’ordine del giorno. Venerdì 28 agosto, durante alcuni scontri, un soldato israeliano si è lanciato nell’inseguimento di un dodicenne. Il bambino, con un braccio ingessato, viene immobilizzato dal militare e comincia ad urlare. In pochi istanti alcune donne palestinesi sono addosso al soldato, che viene preso a pugni nel tentativo di liberare il bambino. L’esercito israeliano dichiara che il dodicenne era stato visto lanciare sassi, e che i soldati non si erano resi conto che si trattasse di un bambino. Un attivista straniero ha invece dichiarato al quotidiano israeliano Haaretz che nessuno ha visto il ragazzino lanciare pietre, e che era impossibile non accorgersi che si trattasse di un bambino. Alla fine i militari, vessati da altri bambini e dalle donne palestinesi intervenute, hanno rinunciato all’arresto, non senza gettare in mezzo alle donne e ai bambini una granata assordante. L’organizzazione per i diritti B’Tselem ha dichiarato che dal maggio scorso 163 bambini palestinesi hanno subito la detenzione da parte dell’esercito israeliano
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