Sulla corruzione il governo sceglie il ddl invece del decreto (che sarebbe subito operativo) perché “sulla giustizia non si va per decreto”, ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei Ministri. Il premier afferma: “Cari corrotti non solo vi becchiamo, ma quando vi abbiamo beccato non vi permettiamo di svignarvela con i soldi. Ridateci il malloppo”. Rispondendo a una domanda dei cronisti, Renzi ha affermato che il Governo è pronto a porre la questione di fiducia sul disegno di legge, se fosse necessario, ed il Presidente del Consiglio ha comunque assicurato ai giornalisti che “in cdm c’è stata piena condivisione di tutti sui provvedimenti adottati”. Infine ha difeso anche il reato di autoriclaggio, appena introdotto, ma oggetto di critiche in quanto troppo soft nel perseguire i colletti bianchi che rinvestono profitti o fondi di natura illecita, non punendo “il godimento personale” nell’utilizzo del denaro: “Non credo che sull’autoriciclaggio si sia fatto un compromesso al ribasso. C’è chi le cose le fa e chi le fa ha il dovere di andare avanti. Comunque prima” il reato “non c’era e ora c’è”  di Manolo Lanaro

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