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Libera, a Latina in bici contro le mafie

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Libera è la bici: io pedalo. O Cento passi…cento chilometri. E’ questo il messaggio per commemorare Peppino Impastato organizzato da Libera per domani e dopodomani a Latina. Cento chilometri da percorrere in bicicletta con partenza da Roma e arrivo a Latina.

Transumanza Latina” è una marcia silenziosa che intende ricordare la memoria e l’impegno delle vittime innocenti delle mafie, che Libera celebrerà proprio il giorno 22 marzo nel capoluogo pontino.

L’appuntamento per chi vuole partecipare è per domani venerdì 21 aprile, festa della Primavera, giorno scelto proprio per simboleggiare la “speranza che si rinnova” al Colosseo. Si partirà quindi alla volta di Latina seguendo però un percorso naturalistico. Non la dritta, ma pericolosissima Pontina, ma si è scelto un percorso più naturalistico e quindi, Colli Albani, i Pratoni del Vivaro, i Castelli e quindi la Pianura Pontina, giù…giù fino alla all’Oasi di Ninfa, quindi il mare con la Torre Astura, noto rifugio di Corradino di Svevia. Cento chilometri.

Oppure per chi non ha voglia di macinare chilometri e non è allenato a farlo può raggiungere Latina in treno, raggiungendo i “transumanti” in treno a Castel Gandolfo, a Velletri, a Cisterna di Latina.

Altra opzione è che si potrà arrivare direttamente la mattina del 22 a Latina e percorrere gli ultimi dieci chilometri della transumanza raggiungendo il corteo di Libera in bicicletta.

Più si è meglio è, perché saranno proprio i ciclisti a dare energia elettrica al palco “a pedali”. Questo infatti verrà alimentato da 84 dinamo collegate ad altrettante biciclette e saranno proprio polpacci e muscoli a dare forza al suono “che trasporterà nell’aria i nomi delle centinaia di vittime della mafia”.

Eccolo dunque il primo eco spettacolo al mondo, uno spettacolo partecipato al servizio di una causa molto, molto importante, come è la lotta alla mafia e alla ecomafia.

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