Il fotovoltaico, per alcuni, è stato come un sole destinato ad affievolirsi prima di spegnersi del tutto. Questo ha riguardato per esempio i 200 lavoratori, oggi in cassa integrazione, di due aziende che realizzavano pannelli fotovoltaici, poi fallite e messe in liquidazione. La Mx Group di Villasanta, in provincia di Monza Brianza e la Solarday di Mezzago vicino Milano, rappresentavano le due punte più avanzate di un piccolo distretto brianzolo legato alla produzione di apparecchiature utili per sfruttare le energie rinnovabili, che col tempo però è miseramente tramontato. I lavoratori di Solarday, per esempio, dal marzo scorso ancora devo percepire le mensilità di una cassa integrazione che gli è stata promessa. Del sogno infranto dello sfruttamento delle energie rinnovabili parla la giornalista e scrittrice Lucia Navone, nel suo libro ‘Il sole, le ali e la civetta’ (pp. 205 – euro 13,00 – Alpine Studio Editore). In esso la Navone cita soprattutto l’errore governativo di aver fagocitato il settore con finanziamenti a pioggia, che una volta terminati hanno visto il ritirarsi di certi imprenditori poco convinti di rischiare facendo impresa con le rinnovabili. Peccato che ora certi costi ce li ritroveremo in bolletta e per i prossimi 30 anni almeno  di Fabio Abati

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