Che Mario Monti abbia buoni uffici a Bruxelles non è una novità: nei mesi scorsi gli attestati di stima nei confronti del premier uscente sono stati numerosi e convinti. Dalle parole al miele di Angela Merkel (“Appoggio il suo lavoro, spero che gli italiani possano mantenere questa strada”), a quelle dei principali esponenti del Ppe (“Apprezziamo i suoi risultati”, aveva dichiarato il primo ministro olandese Mark Rutte), al Professore non è mai mancato il sostegno dell’Europa.
Ora, però, a pochi giorni dal voto, l’ingerenza rischia di essere troppo marcata. E’ quanto denuncia il Giornale in prima pagina, svelando un retroscena: venerdì, in occasione della presentazione delle previsioni economiche europee, la Commissione presenterà un dossier per dimostrare che il governo Monti “ha salvato l’Italia”. Un documento che, secondo il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, contrasterebbe i dati di molti economisti riguardanti l’esecutivo dei tecnici.
Ad orchestrare l’operazione ci sarebbe, sempre secondo il Giornale, il commissario agli Affari economici Olli Rehn, che già in passato aveva manifestato la propria vicinanza al Professore, e il direttore generale degli Affari economici Marco Buti, molto legato all’ex presidente della Commissione Romano Prodi, che proprio in questi giorni è tornato ad appoggiare attivamente la candidatura di Pier Luigi Bersani a Palazzo Chigi, partecipando alla manifestazione del centrosinistra di domenica scorsa in piazza Duomo a Milano.
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