Manuale di sopravvivenza emotiva: beh, se in famiglia ci avanza del bollito, e non lo volete rottamare (perché in questo caso è cosa saggia), va da sé che possiamo avere subito delle belle idee.

La scelta varia dal lesso rifatto con le cipolle alle più buone polpette del mondo, quelle con un cinquanta percento di patate, un paio di cucchiai di buona besciamella per sei etti di composto, un non niente di noce moscata, quattro uova intere, uno piccolo spicchio di aglio triturato finissimo, una grattugiata di scorza di mezzo limone e una mezza giornata, o un’intera nottata, di riposo in frigorifero, per dare tempo agli alimenti di riconoscersi e di stringere una lunga e imprescindibile amicizia. Saputo questo capirete con la pratica che il tempo è il vero segreto di questo impasto. 
Poi dovrete solo rullarvi, nell’incavo delle mani, sfere più o meno oblunghe, infarinarle e friggerle in buon olio o, se parsimoniosi e saggi, in dello strutto, che al solito produrrà una raffinatissima e assolutamente leggera frittura. Starete così lontani da inutili convincimenti, non più ignari del fatto che le molecole dello strutto sono cosi larghe che non compenetrano i cibi, a differenza di untuosi liquidi che diventano tossici a basse temperature e che per microscopica dimensione molecolare entrano nei cibi trasformandoli, con gradevoli croccantezze, in qualcosa di non particolarmente salutare (per gli scettici obbligo far mente locale ai raffinati bomboloni viennesi, sempre e comunque portati a cottura in caldi strutti).

Se poi per caso vi vorrete limitare alla frittata più buona del mondo, dopo aver triturato finissimamente il lesso, unitelo a delle uova sbattute con una generosa presenza di parmigiano grattugiato. Dopodiché, se avrete resistito all’idea di mangiarvela subito, potrete farla freddare per poi tagliarla a listarelle da ripassare in una salsa livornese con aglio tritato e portato fina al color oro in del buon olio, dove aggiungerete pomodori pelati che farete ritirare addensandoli con decisione.

Solo alla fine, prima di immergere i pezzetti di frittata, condite il tutto con prezzemolo tritato e peperoncino.

Piatto unto e bisunto, dove il pane è d’obbligo per trovare un’alchemica perfezione nell’assunzione che vi farà scoprire la vostra voracità.

Ricordarsi sempre di mangiare cose che fanno bene al corpo o all’anima o ad entrambi.

Per i vegetariani mangiatori di uova, non usare il bollito sarà possibile, sostituendolo per la frittata con patate fritte, ovviamente in olio extra.

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