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Niente soldi ai licei musicali
Rischiano di sparire

Il governo aveva dato il via libera per il riconoscimento di tre istituti: in realtà, per adesso, c'è l'ok solo a Forlì. Ma nelle altre regioni (soprattutto governate dal centrodestra) i finanziamenti sono arrivati
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“È una situazione insostenibile”. A dirlo è Patrizio Bianchi, assessore regionale alla scuola, che commenta la mancata istituzione delle nuove sezioni del liceo musicale, che il ministero dell’Istruzione avrebbe dovuto attivare dal prossimo anno scolastico a Bologna e Modena. “È una responsabilità grave che ricade unicamente sul ministro Mariastella Gelmini”. Questa la reazione del capogruppo del Pd della Regione Marco Monari che richiama la critica avanzata da Bianchi: “L’assegnazione dei licei musicali spetta al ministero dell’Istruzione che in altre regioni come la Lombardia ha concesso maggiori risorse. Noi chiediamo solo –ha proseguito l’assessore- che ci vengano assegnati almeno quei licei che erano stati stabiliti dalla programmazione regionale”. Non ha dubbi Monari su quella che ritiene una “discriminazione” e lo ribadisce con una domanda retorica che non getta ombre sulla sua opinione: “Sarà un caso –afferma- che le regioni amministrate dal centro-destra abbiamo ricevuto fondi che all’Emilia-Romagna non sono stati concessi? A me pare chiaramente un provvedimento di carattere politico, che però come unico effetto ha avuto quello di creare disagio ai cittadini”.

Anche il presidente della giunta regionale Vasco Errani si è mobilitato per avere risposte da Roma circa la disuguaglianza distributiva, nella gestione delle risorse, che ha favorito alcune regioni a dispetto di altre. Errani ha scritto più volte al ministro Gelmini per trovare una soluzione che accontenti le molte richieste delle famiglie emiliano-romagnole, che intendono iscrivere i loro figli ai licei musicali.

La modenese Palma Costi, consigliere regionale del Pd, ha presentato alla giunta un’interrogazione, con i colleghi Luciano Vecchi, Paola Marani e Stefano Bonaccini, chiedendo all’esecutivo di attivarsi perché il Governo rispetti la programmazione definita a livello regionale. “È un tema che stiamo seguendo sia a Roma che in regione  – ha detto Costi. Gli indirizzi musicali dei licei potevano essere attivati a patto che nei territori fossero già presenti eccellenze musicali radicate. In provincia di Modena – prosegue – abbiamo l’istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli, una scuola che rappresenta il legame forte di Modena col mondo della musica”.

Anche Costi insiste sulla disparità del trattamento riservato all’Emilia Romagna: “La nostra regione chiede l’istituzione di tre licei, a Modena e Bologna quello musicale, il coreutico a Reggio Emilia e ancora, davanti alle richieste dei ragazzi, non vengono stanziati i fondi. Alla Lombardia invece gliene hanno dati otto”.

In regione solo il liceo di Forlì ha ricevuto l’organico”. Il giudizio del consigliere comunale del Pd è esteso a tutta la riforma dell’istruzione targata Gelmini: “Non so quale visione politica ci sia dietro  – commenta. Noi ci siamo attenuti ai criteri che il governo ha previsto e questa è stata la risposta che abbiamo ricevuto. Certo è  – conclude Costi – che il taglio ai licei della musica è generalizzato e rappresenta quella politica disastrosa del Governo che ha colpito gli organici”. Per ragionare in cifre il consigliere del Pd ricorda che, nell’anno scolastico 2011-2012, nella provincia modenese sono previsti 170 posti da docente in meno, di cui 120 di cattedra e 50 di spezzoni orari. Settanta saranno tagliati alle superiori.

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