Feroce polemica a Piazzapulita (La7) tra Rula Jebreal, giornalista e docente all’Università di Miami, e Nicola Porro, vicedirettore del Giornale. I nodi dello scontro vertono sullo Ius Soli, ma soprattutto sulle conseguenze della Brexit in Gran Bretagna. Rula Jebreal lamenta più volte di essere interrotta: “Ad ora ho sentito sei uomini bianchi secondo cui una donna musulmana deve parlare e poi non ho lo spazio“. Poi stigmatizza la campagna d’odio contro il diverso e il migrante, propaganda che si è concretizzata su scala mondiale: “La campagna per la Brexit era fondata sulla paura per l’arrivo dei “turchi neri che avrebbero stuprato le donne inglesi e rubato il lavoro”. C’è stato un fallimento della politica. Non ci sono capitani coraggiosi, scordiamocelo. Ci sono politici che inseguono il mood del popolo. Minniti sta seguendo lo stesso mood popolare avanzato da una propaganda precisa. Quella di una destra mondiale che ha fatto eleggere Donald Trump in America e Viktor Orbán in Ungheria”. E sottolinea: “Questa politica ha danneggiato l’economia della Gran Bretagna, che, per la paura degli immigrati, è declassata. La moneta ha perso moltissimo della sua valuta”. Porro mette le mani ai capelli, ride, poi esplode: “Siete dei fenomeni! Rula, io ti apprezzo, ma non è assolutamente vero che l’Inghilterra ha perso posizioni economiche. Altra cosa è il deprezzamento del pound. Non diciamo stronzate”. “Io non so che giornali leggi” – ribatte la giornalista – “Capisco che lavori per Il Giornale, ma chiedi i dati della Banca Mondiale”. L’atmosfera si surriscalda e Porro ammonisce la collega: “Non sono sessista se intervengo un secondo. Ora ad esempio tu mi stai interrompendo. Cos’è? Mi interrompi perché sei sessista?”. “Non mettermi il dito in faccia. Questa si chiama violenza” – controbatte Jebreal – “Non arrabbiarti e non diventare rosso. Parli di donne e di diritti delle donne. E poi vedo un uomo bianco che urla addosso a una donna come me. Quindi, ti prego, abbassa i toni”. “Ma che dici?” – replica, sorridendo, Porro – “Rula, guarda che se qualcuno non è d’accordo con te non è sessista“. La polemica poi si sposta sullo Ius Soli e sulla battaglia del giornale diretto da Sallusti contro l’approvazione della legge. Porro dichiara di appoggiare quella campagna al 100%, scatenando un’altra bagarre. Il conduttore, Corrado Formigli, prende la parola e la giornalista insorge: “Fammi finire, io qui sono l’unica in minoranza”. E Formigli non ci sta: “Non sei in minoranza, dai, su. Non fare la vittima“. “Sono in minoranza” – replica Jebreal – “Ci sono tre o quattro uomini bianchi. Sono l’unica donna, anzi l’unica donna di colore e pure musulmana. E poi mi dite anche che devo concludere”. Il pubblico in studio protesta e la giornalista commenta: “Purtroppo al pubblico italiano per tanti anni è stata venduta l’idea che esiste il pericolo delle persone come me. Una propaganda allucinante”

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