Lui si chiama Carter Reynolds, classe 1996, ed è una star di Vine, il social network dei video ‘brevi’. Lei, invece, è Maggie Lindemann, di anni ne ha 17 ed è una star di Instagram. Probabilmente non li conosce quasi nessuno, almeno dalle nostre parti, ma negli Stati Uniti sono celebrità fatte e finite. Miracoli del World Wide Web, che sforna di continuo fenomeni virali che in poco tempo accumulano milioni di fan e di dollari. Talento non pervenuto, ma non si può pretendere troppo. Questo giusto per inquadrare i personaggi principali della storia che stiamo per raccontare.

I due divetti di Internet si sono frequentati per un po’, vai a capire se per marketing o per vero amore. E adesso che la storia sembra finita, guarda caso è sbucato in Rete un video decisamente poco elegante. Nei pochi secondi del filmato girato con uno smartphone, i due piccioncini scherzano e ridono su un grande letto matrimoniale. Il cellulare è in mano a lui e la ripresa è in soggettiva. L’ambiente si surriscalda quando il buon Carter comincia ad abbassare i pantaloni e, a pene eretto, invita la giovanissima compagna a praticargli una fellatio. Lei è comprensibilmente imbarazzata e lo fa presente allo sfacciato sbarbatello che però non si arrende: “Smettila. Fai finta che la camera non ci sia”. Lei prova a resistere: “Non credo di riuscire a farlo”. E lui, ancora: “Vuoi che spenga la luce”. Ma nulla, la diciassettenne Maggie resiste, provocando le lamentele di lui. Stop. Il video finisce qui. E fin qui non si capisce neppure perché sui social di tutto il mondo da ieri non si parli d’altro e perché alcuni tra i più visitati siti americani abbiano dato ampio risalto alla vicenda.

Il problema, a parte la notorietà planetaria della coppietta, è che Maggie Lindemann ha solo 17 anni, mentre Reynolds è maggiorenne. E in America sul tema sono molto sensibili, almeno ufficialmente. Si è subito creato un dibattito virale e globale sul tema delicatissimo e sacrosanto del “consenso”. “No means No”, stanno cinguettando migliaia e migliaia di ragazzine: “No significa No”. Evidentemente il divetto di Vine non è abituato a sentirselo dire e l’insistenza del fugace e incompleto sex tape ne è la prova. Messo con le spalle al muro dal video, Carter Reynolds ha subito twittato promettendo di spiegare tutto ai milioni di follower, ma prima di tutto, parole sue, “a chi è coinvolto in questa storia”. E quindi alla povera Maggie, presumibilmente, che da 24 ore è costretta a sottostare a un tritacarne virale solo per aver detto no, più che lecitamente, a una proposta sessuale a favore di videocamera.

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