Puntuale come un orologio svizzero, anche quest’anno arriva l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi. Chiamati in cassa circa 17 milioni di contribuenti, tra dipendenti e pensionati, che dovranno vedersela tra fatture, documenti e scontrini necessari alla compilazione del modello 730, sfruttando le deduzioni e le detrazioni che consentono di risparmiare sulle tasse da pagare. L’altra metà dell’universo fiscale (circa 5 milioni di italiani) dovrà, invece, vedersela con il modello Unico che consente di presentare sia la dichiarazione dei redditi sia quella Iva.

Diverse le novità previste dall’Agenzia delle Entrate per il 730: possono presentarlo anche gli italiani che non hanno più un sostituto d’imposta (il datore di lavoro o l’ente pensionistico) perché, a causa della crisi, hanno perso il lavoro; il credito che risulta dalla dichiarazione può essere usato a compensazione, magari per pagare l’Imu sulla casa; aumentano gli sconti fiscali previsti sulla casa e per i figli a carico.

Scadenza
Il modello si presenta entro il 30 aprile al proprio sostituto d’imposta. C’è tempo, invece, fino a martedì 3 giugno se ci si affida al Caf o ai professionisti abilitati, ricordando che consegnando il 730 già compilato non si deve versare alcun compenso.

Chi può presentare il 730
Il modello è destinato a lavoratori dipendenti, pensionati, persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, soci di cooperative di produzione e lavoro, chi è impegnato in lavori socialmente utili, personale della scuola a tempo determinato (se il contratto dura almeno dal mese di settembre dell’anno 2013 al mese di giugno dell’anno 2014) e lavoratori che posseggono soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa nel periodo compreso tra il mese di giugno e il mese di luglio 2014.

Chi deve presentare il modello Unico Persone fisiche
Non possono utilizzare il 730 i contribuenti che nel 2013 hanno percepito: redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione; redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva; redditi provenienti da trust in qualità di beneficiario. Chi, nel 2013 e quest’anno, non è stato residente in Italia, chi deve presentare altre dichiarazioni (Iva, Irap, modello 770 ordinario e semplificato), chi deve presentare la dichiarazione per conto di familiari deceduti.

Vantaggi
Il 730, oltre ad essere semplice da compilare, non richiede calcoli. Permette di ricevere più velocemente i rimborsi, perché finiscono direttamente nella busta paga di luglio o nella pensione di agosto e se ci sono somme da versare vengono trattenute dallo stipendio o dalla pensione. Da quest’anno, inoltre, il credito risultante si può utilizzare per pagare l’Imu o altre imposte. Inoltre, si può presentare in forma congiunta se almeno uno dei due coniugi può usarlo.

LE NOVITA’
730 anche per chi non ha il sostituto
Se fino a due anni fa, il modello poteva essere presentato solo da chi aveva un datore di lavoro certo (anche temporaneo) tra maggio e settembre (in modo che potesse trattenere gli importi o erogare i rimborsi), nel 2013 con il Decreto del Fare e, ora da quest’anno a regime, si dà la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 anche a quanti non hanno più un sostituto d’imposta che possa eseguire le operazioni di conguaglio. È il caso, ad esempio, di chi ha lavori temporanei o di chi ha perso il lavoro. Poi, se risulta un credito, il rimborso viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente. Mentre con un debito, si può pagare tramite i servizi telematici delle Entrate oppure con il modello F24.

Più tempo per ottenere i rimborsi sopra i 4.000 euro
Si allungano i tempi, perché da quest’anno sarà l’Agenzia delle Entrate a restituire le somme per importi superiori a 4mila euro non prima, però, di aver effettuato dei controlli. E, il tempo a disposizione per le verifiche, è di 6 mesi. Quindi, i contribuenti non riceveranno certamente il rimborso in busta paga o sulla pensione entro l’estate.

Aumenta lo sconto per i figli a carico
Le detrazioni d’imposta previste passano da 800 a 950 euro per ciascun figlio a carico di età pari o superiore a 3 anni e da 900 a 1.220 euro per ciascun figlio minore di 3 anni. Inoltre, raddoppia a 400 euro l’importo aggiuntivo della detrazione per ogni figlio con disabilità. Queste detrazioni, tuttavia, sono teoriche in quanto la detrazione effettiva diminuisce all’aumentare del reddito complessivo.

Bonus sul risparmio energetico
Gli ecobonus e i bonus legati alle ristrutturazioni sono stati prorogati fino alla fine del 2014. Le opere di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria permettono di usufruire di uno sconto del 50% sulle spese complessivamente sostenute e fatturate (per le quali sono stati fatti i pagamenti tramite bonifico specifico), mentre per le opere di riqualificazione energetica la detrazione sale al 65 per cento. Confermati anche gli sconti del 50% sul costo di mobili (se dovuti a opere di ristrutturazione che danno diritto allo sconto) e di elettrodomestici di classe A o superiore.

Cedolare secca
Cambia in positivo il regime agevolativo per chi affitta un immobile con il regime della cedolare secca: l’aliquota prevista per i contratti a canone concordato è, infatti, scesa dal 19% al 15%, aumentandone così la convenienza.  Brutte notizie, invece, per quanti scelgono il canone libero: c’è un inasprimento della pena per la tassazione ordinaria, visto che è cambiata la no tax area dell’Irpef sugli affitti. Da quest’anno, quindi, i proprietari pagheranno l’Irpef e le relative addizionali sul 95% del canone annuo anziché sull’85%.
Mini stangata anche per i proprietari di immobili sfitti situati nel Comune dove già possiede l’abitazione principale: tornano a pagare l’Irpef e le addizionali sul 50% del reddito anche se soggetti ad Imu. Per tutti gli altri immobili, invece, l’esenzione dall’Irpef resta come l’anno passato.

Le detrazioni
È nel quadro E che si concretizza la possibilità di risparmiare sulle tasse, visto che vanno segnate alcune spese (ad esempio quelle sostenute per motivi di salute, per l’istruzione o per gli interessi sul mutuo dell’abitazione) che possono fanno diminuire l’imposta da pagare. In caso però di incapienza, cioè quando l’imposta dovuta è inferiore alle detrazioni alle quali si ha diritto, la parte di detrazione che supera l’imposta non può essere rimborsata. Fanno eccezione le detrazioni sui canoni di locazione per le quali, in alcuni casi, si può avere il rimborso.

Detto che una delle novità di quest’anno si trova proprio nell’operazione di maquillage fatta in questo quadro del modello, va segnalato che per i premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni, l’importo complessivo su cui calcolare la detrazione del 19% scende dai 1.291 euro previsti fino all’anno passato a 630 euro.

Nessuna novità per l’ammontare della detrazione delle altre spese più comuni: sanitarie, interessi per mutui, veterinarie, istruzione, funebri, addetti all’assistenza personale, attività sportive per ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive), contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico, intermediazione immobiliare, asili nido (pubblici o privati), canoni di locazione sostenuti da studenti universitari fuori sede.

5 e 8 per mille
Presentando il modello 730 sarà possibile esprimere la scelta della destinazione del 5 per mille e dell’8 per mille dell’Irpef nell’apposita busta chiusa. Da quest’anno due novità: è possibile destinare la quota dell’8 per mille anche all’Unione Buddhista Italiana o all’Unione Induista Italiana, mentre è a diretta gestione statale (cioè lo Stato come soggetto benficiario) la possibilità di utilizzare la quota dell’8 per mille non solo per “gli interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali“, ma anche per “la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica“.

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