Ucraina, la diretta – Erdogan sentirà Putin e Zelensky. “Cremlino oggi più aperto a trattare”. Telefonata tra i ministri della Difesa russo e americano

I filorussi accusano le forze ucraine di aver ucciso almeno quattro persone a Kherson, dove sono in arrivo 2mila soldati. Il Cremlino condanna l'arresto a Milano di un imprenditore russo. Caccia italiani sono decollati, ieri e oggi, per intercettare aerei russi in volo a ridosso dei confini Nato

Aggiornato: 13:03

  • 18:59

    Droni iraniani in Ucraina, Gran Bretagna, Francia e Germania chiedono indagine a Onu

    Gran Bretagna, Francia e Germania hanno chiesto un’indagine dell’Onu sulle accuse che la Russia ha utilizzato droni di origine iraniana in Ucraina, presumibilmente violando una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In una lettera firmata dai loro ambasciatori al Palazzo di Vetro, i tre Paesi hanno appoggiato l’appello di Kiev per tale inchiesta.  “Saremmo lieti che venisse condotta un’indagine da parte del team del Segretariato delle Nazioni Unite responsabile del monitoraggio dell’attuazione della risoluzione che recepisce l’accordo sul nucleare iraniano, e siamo pronti a sostenere il lavoro del Segretariato nello svolgimento della sua indagine tecnica e imparziale”, hanno scritto. Mosca e Teheran hanno negato le accuse.

  • 18:46

    Incendio in una struttura industriale nella regione russa di Belgorod

    Un incendio si è sviluppato in una struttura industriale nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Lo ha denunciato su Telegram il governatore regionale, Vyacheslav Gladkov, affermando che le fiamme sono dovute ad un proiettile d’artiglieria. Una persona è rimasta ferita.

  • 18:26

    Fuori onda dell’esperto russo: “Droni sono iraniani”

    Un noto esperto militare russo si è lasciato sfuggire in diretta televisiva che i droni usati per attaccare le città ucraine sono di fabbricazione iraniana. L’ammissione è avvenuta alla trasmissione “Che cosa significa” su Rbk tv, mentre l’ospite non pensava di essere registrato, racconta oggi il sito Meduza. Poco prima della gaffe, i due conduttori – Bogdana Prikhoda e Yury Tamantsev– avevano menzionato che l’Occidente accusava la Russia di aver comprato droni dagli iraniani. Poi è arrivato l’esperto militare Ruslan Pukhov che, senza rendersi conto di essere in diretta, ha esortato a non sollevare troppo l’argomento droni iraniani. Infine ha aggiunto: “Sappiamo tutti che sono iraniani, ma il governo non lo ammetterà mai”. I due conduttori lo hanno subito interrotto e nessuno ha più parlato di droni. La puntata, andata in onda il 19 ottobre, non è reperibile sul sito della Tv. E Pukhov, interrogato dai giornalisti sulle sue affermazioni, ha detto di non ricordarsi di aver parlato di droni iraniani. “Forse l’ho fatto, forse no. Purtroppo non ricordo. Dopo il covid ho come una nebbia mentale”, ha dichiarato.

  • 18:14

    “Centri di reclutamento al confine con Russia e Georgia saranno chiusi”

    I centri mobili di reclutamento dell’esercito russo installati al valico di frontiera “Verkhniy Lars”, al confine tra Russia e Georgia, smetteranno di funzionare da domani. Lo sostiene il governatore della regione russa dell’Ossezia del Nord, Sergey Menyailo, ripreso da Novaya Gazeta Europa, affermando che il flusso di cittadini russi in uscita dal Paese dopo la mobilitazione annunciata da Putin per la guerra in Ucraina si sarebbe “placato”. “La necessità di un’ulteriore razionalizzazione del traffico attraverso il confine di Stato è scomparsa. Inoltre, il Servizio federale di frontiera ha tutte le informazioni necessarie e gli elenchi dei cittadini a cui è vietato lasciare il Paese”, ha dichiarato Menyailo. Migliaia e migliaia di russi hanno lasciato il Paese tra settembre e ottobre nel timore di essere arruolati dopo il decreto di mobilitazione annunciato dal Cremlino per il conflitto in Ucraina. 

  • 17:33

    Il presidente della Bielorussia Lukashenko: “Se non vogliono combattere contro di noi, non ci sarà guerra”

    Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha affermato che il Paese si “prepara alla guerra” da 25 anni, anche se ha escluso che sia in corso una mobilitazione come quella decretata nella vicina Russia o che abbia intenzione di prendere l’iniziativa. “Se non vogliono combattere contro di noi, non ci sarà guerra”, ha detto, sottolineando che le forze bielorusse agiranno solo in risposta a potenziali minacce.
    “Che altro potremmo fare?”, ha detto Lukashenko, citato dall’agenzia di stampa bielorussa Belta. “Fatemi un esempio di una sola persona che sia stata convocata in un ufficio di arruolamento, ha ricevuto un fucile ed è stata inviata a un reparto dell’esercito”, ha chiesto il presidente bielorusso. Il dispiegamento militare congiunto tra le forze bielorusse e russe ha alimentato i dubbi sul possibile coinvolgimento del regime di Lukashenko nella guerra lanciata in Ucraina dal suo principale alleato Putin.

  • 17:23

    Nella regione di Kiev scuole in dad per rischio attacchi

    Dal 24 al 28 ottobre tutte le scuole della regione di Kiev, dalle materne all’università, torneranno alla didattica a distanza. Lo riferisce l’amministrazione militare della regione, riportata dalla Ukrainska Pravda. “La decisione sul formato da remoto del lavoro delle istituzioni educative è stata presa durante una riunione del quartier generale operativo del Consiglio di difesa della regione di Kiev. Ciò è dovuto alla crescente minaccia di attacchi missilistici da parte della Federazione Russa”, hanno spiegato le autorità. 

  • 17:18

    L’Ucraina chiede una missione di osservazione internazionale alla diga di Kakhovka

    L’Ucraina chiede una missione di osservazione internazionale alla diga di Kakhovka. Lo afferma il premier ucraino Denys Shmyhal.
    “Chiediamo alle Nazioni Unite, all’Ue e ad altre organizzazioni di organizzare una missione di osservazione internazionale da Kakhovka – ha esortato il premier -. Gli esperti internazionali devono arrivare immediatamente (sul sito), così come il personale ucraino”.  Le autorità filorusse della regione meridionale ucraina di Kherson, annessa a Mosca il mese scorso dopo il referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale, hanno negato di aver minato la diga Kakhovka, che alimenta un’importante centrale idroelettrica. L’accusa era stata lanciata davanti ai leader del Consiglio europeo dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui si rischierebbe una “catastrofe”, con l’inondazione di 80 villaggi e della stesa città di Kherson. Citato da Ria Novosti, il vice leader filorusso Kirill Stremousov ha inoltre escluso che le forze di Mosca abbiano in programma di distruggere la diga.

  • 17:15

    “Almeno 10 gli iraniani uccisi negli attacchi dell’Ucraina contro l’invasione russa”

    Sono almeno 10 gli iraniani uccisi negli attacchi dell’Ucraina contro l’invasione russa. Lo ha riferito una fonte ucraina citata dalla tv israeliana Kan. Secondo la stessa fonte, le uccisioni sono avvenute in due differenti attacchi nelle aree dove si trovavano gli iraniani. Ma non sono stati aggiunti ulteriori dettagli sulle circostanze degli attacchi, né ci sono altre conferme dell’indiscrezione da fonti ufficiali. 

  • 16:55

    Gli Usa: “Impegno incrollabile per l’Ucraina”

    Gli Stati Uniti promettono “impegno incrollabile” nei confronti dell’Ucraina di fronte all’aggressione russa. Il segretario stampa del Pentagono Pat Ryder, ha dichiarato che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato con il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov per ribadire “l’impegno incrollabile degli Stati Uniti a sostenere la capacità dell’Ucraina di contrastare l’aggressione russa”. Il segretario Austin ha anche sottolineato il continuo sostegno della comunità internazionale nel costruire la forza duratura dell’Ucraina e salvaguardare la sua capacità di difendersi in futuro, come dimostrato dagli impegni di assistenza alla sicurezza assunti da alleati e partner all’ultima riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina il 12 ottobre.

  • 16:53

    “Da Ue proposta per dare asset russi all’Ucraina”

    Il Consiglio Europeo, a quanto si apprende, ha dato mandato alla Commissione Europea di “studiare della proposte” per poter usare i fondi statali sequestrati alla Russia a inizio della guerra e usarli per aiutare l’Ucraina. Gli esperti stanno esaminando la questione da mesi ma ora c’è un’urgenza maggiore, vista la crisi energetica, e si passerà anche all’analisi legale dell’operazione.