Zelensky: “I colloqui con la Russia a livello zero”
I colloqui con la Russia sono “a livello zero”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto punto sull’andamento del conflitto.
Momenti chiave
I colloqui con la Russia sono “a livello zero”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto punto sull’andamento del conflitto.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sarà oggi a Vilnius, in Lituania, dove incontrerà i leader di tutti e tre gli stati baltici: il presidente lituano Gitanas Nauseda, il primo ministro lettone Krisjanis Karins e la premier estone Kaja Kallas. Successivamente, visiterà il contingente di soldati della Bundeswehr di stanza in Lituania nel quadro della missione volta a proteggere il fianco orientale dell’Alleanza, nell’area di addestramento militare vicino a Prabade.
La mattina del 7 giugno, le truppe “nemiche” hanno sparato di nuovo con i mortai nella regione di Sumy, secondo Dmytro Zhyvytskyi, capo dell’amministrazione militare. “Il nemico russo ha sparato su Seredyna-Buda. I bombardamenti sono iniziati intorno alle 5 del mattino, ci sono stati 7 colpi di mortaio e poi hanno aperto il fuoco dell’artiglieria”. Lo ha scritto su Telegram Dmytro Zhyvytskyi, capo dell’amministrazione militare di Sumy.
“Almeno 6 case, un fabbricato agricolo e un garage – aggiunge – sono stati danneggiati e sul luogo del bombardamento si sono verificati incendi. Danneggiata anche la linea elettrica”.
Sono 263 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese, 467 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe – aggiunge la nota – hanno danneggiato 1.940 istituzioni educative, 184 delle quali sono andate completamente distrutte.
Volodymyr Zelensky esprime gratitudine al premier Boris Johnson. All’indomani dell’annuncio di Londra sulle forniture alle forze armate di Kiev di sistemi lanciarazzi multipli M270 in grado di colpire obiettivi fino a 80 chilometri di distanza e a poche ore dal voto interno al partito conservatore britannico con cui è stata messa in discussione la leadership del capo del governo di Londra, nel suo discorso notturno Zelensky ha voluto ringraziare il Regno Unito per aver fornito esattamente le armi di cui Kiev afferma di aver bisogno per combattere la Russia.
Le navi della flotta russa del Mar Nero si sono ritirate a più di 100 chilometri dalle coste ucraine a causa degli attacchi delle forze di Kiev con missili e droni: lo ha reso noto la Marina ucraina, secondo quanto riporta la Cnn. Nel tentativo di riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, i russi avevano schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson, ha spiegato la Marina, sottolineando comunque che la minaccia di attacchi missilistici dal mare rimane.
Le forze ucraine a Severodonetsk hanno “ogni possibilità” di respingere i russi e di “essere forti”, “i nostri eroi mantengono le loro posizioni, duri scontri di strada continuano in città”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso omaggio ai militari che stanno difendendo da giorni la roccaforte nella regione di Luhansk, dove i soldati russi hanno la superiorità numerica. Nel consueto discorso della notte ha detto: “Lysychansk, Slovyansk, Bakhmut, Sviatohirya, Avdiivka, Kurakhove e altri obiettivi dei raid russi sono i punti più caldi del confronto oggi. L’esercito russo sta cercando di usare forze aggiuntive in direzione del Donbass, ma al 103mo giorno il Donbass ucraino resiste e resiste fermamente”. Poi Zelensky ha affermato che i colloqui di pace con Mosca sono “a livello zero” e che nel frattempo si è sviluppate “una situazione molto minacciosa” nella regione di Zaporizhzhia.
Le sanzioni contro la Russia funzionano “più di quanto sembri. Stanno degradando il tenore di vita e il futuro dell’industria in Russia. Basta vedere sui motori di ricerca russi le ricerche su voci come ‘parti di ricambio’. Manca capacità di server per le infrastrutture digitali, mancano sementi. Le sanzioni stanno fondamentalmente trasformando l’economia russa”. Così Vladimir Milov, ex viceministro russo dell’Energia nel 2002 e consigliere economico di Aleksej Navalny in un’intervista al Corriere della Sera.
Il premier giapponese Fumio Kishida sarà il primo leader del Paese del Sol Levante a partecipare a un vertice della Nato, in programma a fine mese in Spagna. Lo anticipano i media nipponici, confermando quanto ha indicato Toshimitsu Motegi, il segretario generale del Partito liberal-democratico alla guida della coalizione di governo in Giappone.