Guerra in Ucraina, la diretta – Zelensky: “Disposti a pace sui confini del 23 febbraio”. Biden il 9 maggio firma legge per velocizzare invio armi

La Russia: 'La Polonia minaccia l'integrità territoriale di Kiev'. Una fregata russa colpita da Kiev: è in fiamme. Il Cremlino però nega. La Cina: "Cooperiamo con Mosca sulla tecnologia militare". Nyt: "Dagli Usa informazioni a Kiev per affondare il Moskva". Bombardamenti su Odessa, 51 persone evacuate da Mariupol. Slitta, intanto l'accordo Ue sul sesto pacchetto di sanzioni

Aggiornato: 11:36

I fatti più importanti

  • 17:46

    Putin, l’aereo per la guerra nucleare alla parata il 9

    Vladimir Putin, in occasione delle celebrazioni per la vittoria sul nazismo il 9 maggio, invierà un messaggio da “giorno del giudizio” all’Occidente. Lo scrive la Reuters sul proprio sito. Alla parata sulla Piazza Rossa i caccia supersonici e i bombardieri strategici Tu-160 effettueranno un sorvolo sulla Cattedrale di San Basilio. E per la prima volta dal 2010, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, sarà schierato l’aereo Il-80 ‘Doomsday’, che trasporterebbe i vertici russi in caso di guerra nucleare, diventando il centro di comando di Putin. 

  • 17:19

    Cremlino: “Non ci risultano navi russe colpite”

    Il Cremlino non ha alcuna informazione su navi russe colpite nel mar Nero. Lo afferma il portavoce Dmitry Peskov sottolineando come la notizia del missile che avrebbe centrato la fregata Admiral Makarov provenga da fonti ucraine. 

  • 17:10

    Fonti Ue: “Slitta accordo sulle sanzioni”

    Nonostante il “generale consenso al sesto pacchetto sanzioni” contro la Russia presentato dalla Commissione Europea, e la volontà politica ad approvarlo, i 27 – a quanto si apprende – non hanno ancora trovato la quadra sull’accordo. Rimangono infatti ancora “resistenze” sulla parte relativa al petrolio. I rappresentanti permanenti torneranno a riunirsi del corso del fine settimana, con la speranza di approvare il pacchetto prima di lunedì. Il nodo resta la durata delle deroghe per alcuni paesi e l’entità delle compensazioni.   

  • 17:07
  • 16:42

    Zelensky a Scholz: “Venga a Kiev il 9 maggio”

    Volodymyr Zelensky chiede al cancelliere tedesco Olaf Scholz di compiere “un passo forte” e recarsi in visita a Kiev lunedì, il 9 maggio, giorno in cui Mosca celebra la vittoria nella seconda guerra mondiale. Intervenendo in collegamento con il centro studi britannico Chatham House, Zelensky ha voluto sottolineare che “è invitato, l’invito è aperto, lo è da un po’. È invitato a venire in Ucraina, può compiere questo forte gesto politico e venire qui il 9 maggio a Kiev. Non ne spiego il significato, credo siate sufficientemente colti da capirne il perché”.  

  • 16:37

    “Noi russi resteremo per sempre a Sud Ucraina”

    La Russia resterà “per sempre” nel sud dell’Ucraina. Lo ha affermato un importante esponente del Parlamento di Mosca, Andrei Turchak, durante una visita a Kherson, la città nel sud dell’Ucraina sotto controllo russo da marzo 

  • 16:29

    Kiev: “1,6 milioni di cittadini senza acqua”

    “Oggi 1,6 milioni dei nostri cittadini vivono in stato di guerra e non hanno accesso all’acqua potabile. 4,7 milioni si stanno avvicinando a questa situazione”. Lo ha detto all’Ansa Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino. “Dove ci sono le ostilità la situazione è molto pericolosa” e “il diritto alla vita è minacciato”, ha aggiunto. “A Popasna, Berezhna e in tutte le regioni di Donetsk e Lugansk, non ci sono più scorte di cibo, distrutte o sequestrate dai russi. Queste regioni hanno bisogno di assistenza umanitaria sotto forma di cibo e medicine”. 

  • 16:18

    Zelensky: “Pace se Mosca torna su posizioni 23/2”

    L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014 

  • 16:03

    Zelensky: “A Mariupol tortura bestiale”

    I russi credono di poter restare “impuniti” rispetto “ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare”. Lo ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso in video da Kiev alla Chatham House, noto think tank britannico, non senza definire l’attacco delle forze di Mosca all’Azovstal di Mariupol come un qualcosa che “non è un’azione militare” bensì “un tortura” mediante il tentativo di prendere “per fame” gli assediati. Una strategia, ha rincarato, frutto “dell’atteggiamento bestiale” dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di “odio” e di “propaganda anti ucraina”.  

  • 16:01

    Zelensky: “Ok negoziati ma Mosca ritiri truppe”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto “ancora aperto ai negoziati con la Russia“, ma solo se Mosca ritirerà le sue forze, portandole sulle posizioni pre-invasione. Zelensky ha detto in un incontro al think tank Chatham House di Londra che “riportare la situazione come era il 23 febbraio”, giorno prima dell’invasione, è un prerequisito per i colloqui. “In quella situazione potremmo iniziare a discutere normalmente” e l’Ucraina potrebbe usare “canali diplomatici” per riprendere il suo territorio. Il governo britannico, un alleato chiave dell’Ucraina, ha affermato che l’esercito russo deve essere cacciato da tutta l’Ucraina, inclusa la Crimea, che Mosca ha conquistato nel 2014. Nonostante l’intensificarsi dell’attacco della Russia alla regione orientale del Donbass in Ucraina, Zelensky ha affermato che c’è ancora spazio per la diplomazia. “Non tutti i ponti sono ancora distrutti”, ha aggiunto.