- 13:23 - Trasporti: Boccia, 'prendersela con chiodo simbolo dell'incapacità del governo'
Roma, 3 ott (Adnkronos) - "Ancora ieri sera ritardi di ore alla stazione Termini e sulla rete ferroviaria. Un’altra giornata infernale per i trasporti nel nostro Paese. La risposta di Salvini e del governo? ‘È colpa di un chiodo’. Per questo governo, a Palazzo Chigi da ormai due anni, la responsabilità è sempre di qualcun altro: dei governi precedenti, dell’opposizione, del superbonus, degli enti locali, di chi manifesta, delle ditte subappaltatrici, di un chiodo. E prendersela con un chiodo la dice lunga sull’incapacità di questo governo". Lo dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
- 13:23 - Carceri: Sisto, 'Turrini Vita ha competenze e capacità'
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - "Turrini Vita ha tutti i requisiti, le competenze e le capacità'' adatti per fare il Garante dei detenuti. ''Non resta che augurargli buon lavoro''. Lo ha detto il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, durante una conferenza stampa sull'iniziativa di Fi 'Estate in carcere' nella sede nazionale azzurra con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, presenti tra gli altri il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, il portavoce nazionale Raffaele Nevi, il responsabile nazionale settore dei Dipartimenti, Alessandro Cattaneo, e il neo azzurro Enrico Costa.
- 13:22 - Accise: Boccia, 'un'altra tassa Meloni, 3mln di tasse in più da chi le voleva abolire'
Roma, 3 ott (Adnkronos) - "Nel 2019 l’attuale presidente del Consiglio in un video diventato virale diceva che le voleva abolire. Ora il suo governo per fare cassa pensa di allineare le accise sul gasolio a quelle, più alte, sulla benzina per recuperare circa 3 miliardi di risorse". Lo dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"Il dietrofront del governo è contenuto nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029, il documento che inquadra la politica economica dei prossimi anni. Per spalmare l’aggiustamento dei conti su 7 anni, invece che su quattro, l’Italia dovrà fare anche le riforme. Tra le priorità indicate nel Psb c’è l’accelerazione dell’attuazione della riforma fiscale. E tra le indicazioni operative di questa volontà compare il riordino delle spese fiscali, le cosiddette ‘tax expenditures’. Ed è in questo passaggio che si fa riferimento all’allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina", prosegue.
"Si tratta di 3 miliardi che verranno pagati dai possessori di auto a gasolio e dal settore dell’autotrasporto. Dopo aver cancellato l’ACE e imposto assicurazioni obbligatorie senza chiarire tariffe e criteri, ora aumenta le accise. Un’altra tassa Meloni, un altro bel regalo del governo Meloni a famiglie e imprese italiane", conclude Boccia.
- 13:22 - Carceri: Fi propone indagine conoscitiva, Tajani 'non calpestare dignità detenuto'
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - ''Noi non siamo per il lassismo, siamo garantisti'', ripete più volte Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, annunciando in una conferenza stampa che Fi proporrà alla commissione Giustizia della Camera di avviare una indagine conoscitiva sulla situazione nelle carceri italiane. ''Continueremo a lavorare sul tema delle carceri -assicura il segretario nazionale di Fi- che per noi è e resta un tema fondamentale. L'iniziativa 'Estate in carcere' è servita a rafforzare il nostro impegno su un tema importante. Chi ha sbagliato deve essere sanzionato ma senza calpestare la dignità del detenuto perché l'obiettivo resta quello del suo recupero''.
''Riguardo al sovraffollamento nelle carceri, dopo una serie di visite effettuate negli istituti penitenziari questa estate -spiega il numero uno azzurro parlando ai giornalisti nella sede nazionale forzista, presenti il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto- abbiamo constatato che la soluzione migliore è quella di far scontare ai detenuti tossicodipendenti la pena in comunità di recupero; di incrementare i giudici di sorveglianza per far uscire il maggior numero possibile di detenuti che hanno il diritto di uscire evitando di farli rimanere per lungaggini burocratiche. Poi, naturalmente bisogna lavorare sulla carcerazione preventiva e serve aumentare il numero di agenti di polizia penitenziaria, Il governo ha già aumentato di mille unità l'organico della polizia penitenziaria''.
- 13:10 - Sassetti (Cni): "Gruppo di lavoro di ingegneri sulla rigenerazione urbana"
Siena, 3 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Sulla rigenerazione urbana, come Consiglio nazionale degli ingegneri, abbiamo istituito un gruppo di lavoro per analizzare i testi di legge, ne sono presentati 6 al Senato e 3 alla Camera, che sono oggetto di un testo unificato che adesso va in discussione". A dirlo Irene Sassetti, consigliere e tesoriere del Consiglio nazionale ingegneri, intervenendo alla seconda giornata del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena.
"Apprezziamo la necessità - spiega - che ci sia una legge su questa tematica perché è questa la sfida vera dell'urbanistica del presente e del futuro. Ma il punto fondamentale è che questa legge non è pensata solo per gestire le grandi città, il territorio italiano è caratterizzato da piccoli borghi con un tessuto verde; quindi la vera sfida è anche attenzionare i piccoli Comuni".
- 13:02 - Ambiente, ingegneri: "Piano nazionale di ristrutturazione del costruito entro il 2025"
Siena, 3 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Nel 2025 l’Italia dovrebbe disporre di un Piano nazionale di ristrutturazione del costruito, ma al momento non sappiamo con esattezza dove si trovano gli edifici più energivori". A dirlo il Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, in occasione del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena. "Rendere progressivamente meno impattante dal punto di vista energetico l’ambiente costruito - spiega - ha un costo e richiede una strategia di medio lungo periodo che, al momento, il nostro Paese sembra non volersi dare. Il dibattito acceso che ha coinvolto l’uso dei cosiddetti Superbonus per l’edilizia e la posizione dell’attuale Governo che ha sempre considerato questa operazione come un costo netto per lo Stato senza alcun beneficio, fa comprendere come il problema sia complesso. La Direttiva europea Epbd per l’efficientamento energetico degli edifici, approvata a marzo 2024, pone tuttavia molti quesiti e problemi al momento irrisolti".
"I Paesi membri - ricorda il Centro studi - dovranno provvedere a ridurre del 16% i consumi energetici degli edifici entro il 2030, considerando come anno di inizio il 2020 e attestarsi ad una riduzione del 20-22% al 2035 intervenendo sia con nuove costruzioni ad impatto zero che, soprattutto attraverso opere di ristrutturazione di edifici esistenti, intervenendo in una prima fase sul 43% di quelli più energivori. A partire dal 2028 gli edifici pubblici di nuova costruzione e dal 2030, tutte le altre tipologie di nuovi edifici, dovranno essere ad emissione 'zero' di combustibili fossili. Entro il 2025 ciascun Paese dovrà presentare alla Commissione europea un Piano nazionale di ristrutturazioni che individua l’esatto percorso e le metodologie di intervento finalizzate a raggiungere il taglio dei consumi energetici derivanti da fonti fossili".
"Sullo sfondo restano tuttavia - osserva - molti punti essenziali da chiarire e soprattutto fondamentali questioni di metodo da definire. La Direttiva prevede che l’intervento massiccio di ristrutturazione inizi dagli edifici più energivori, ma in realtà, non si sa con esattezza quali essi siano. Sappiamo ad esempio, attraverso la banca dati Enea sulle Attestazioni di prestazione energetica, che gli immobili residenziali nelle classi meno performati, ovvero E, F e G rappresentano il 70,1% del totale dei 12 milioni di immobili presenti in Italia. Ragionando in termini unità abitative occupate da residenti (escludendo le case vacanza o seconde case), secondo le stime del Cni, quelli più energivori, secondo la classificazione nazionale (classi E, F e G) sarebbero 13,4 milioni. Siamo pronti ad affrontare lavori su così vasta scala, che coinvolgano in pochi anni circa 13 milioni di proprietari di immobili?".
"Per potere progettare nel modo più efficace possibile - suggerisce - senza sprechi di risorse finanziarie, un intervento così massiccio come richiesto dalla Direttiva Epbd necessita di un livello di dettaglio ben più elevato di quello di cui si dispone attualmente. Da tempo, infatti, il Consiglio nazionale degli ingegneri ha messo in evidenza la carenza di dati di dettaglio sullo stato effettivo del patrimonio edilizio e la mancanza di diagnosi energetiche degli edifici (l’Ape non è una diagnosi energetica) che consentano sia di stabilire una scala di priorità che un insieme di interventi differenziati a seconda delle condizioni dei singoli edifici su cui si intende intervenire".
"Il secondo aspetto - continua - riguarda il reperimento e la predisposizione di un piano finanziario che consenta, attraverso l’imprescindibile compartecipazione tra risorse pubblico e private, di realizzare interventi di ristrutturazione di lungo periodo. Anche sulla scorta dell’esperienza maturata in Italia con i Superbonus, sappiamo che realizzare piani simili a totale carico dello Stato è impossibile, così come è impensabile però immaginare che quote consistenti di un intervento che rientra comunque nell’alveo delle politiche sociali e per la tutela dell’ambiente, possano essere pagate dai singoli proprietari di immobili. Su questo aspetto il Governo non si è mai pronunciato".
"D’altra parte - rimarca il Centro studi del Cni - non possiamo sottacere che le famiglie interessate a spese di ristrutturazione potrebbero essere numerose. Il Centro Studi stima che la prima parte di interventi ritenuti più urgenti, relativa, secondo le indicazioni della Direttiva, al 43% degli edifici più energivori coinvolgerebbe 11,8 milioni di alloggi utilizzati da residenti (sono quindi escluse le seconde case) e quindi altrettante famiglie. I risvolti sociali di tale operazione non possono essere sottovalutati. Ciò che tuttavia è più preoccupante è che giunti quasi alla fine del 2024 non esiste neanche la parvenza di un Piano di ristrutturazione degli edifici così come la Direttiva Europea Epdb vorrebbe".
- 12:58 - Salute, medicina estetica: al via a Milano il 26esimo congresso internazionale
Roma, 3 ott. (Adnkronos Salute) - Si apre oggi al MiCo la 26esima edizione del congresso internazionale di medicina estetica organizzato da Agorà. Un evento annuale che resta un punto di riferimento per medici e operatori del settore. Nel 2023 vi hanno partecipato 437 relatori in 98 sessioni, con oltre 6.500 presenti. Anche l'edizione 2024 promette novità importanti, mantenendo un alto livello scientifico e una visione internazionale. Da segnalare le prestigiose collaborazioni con The International Association for Prevention of Complications in Aesthetic Medicine (Iapcam) e la società indiana di dermatologia Stalwarts of Dermatology Congress (Sodc).
Il tema portante di questa edizione è "The Anatomy Behind Safety", focalizzato sull'importanza della conoscenza anatomica per garantire sicurezza ed efficacia dei trattamenti estetici. Verranno approfonditi i tre terzi del volto, dal superiore all'inferiore, anche con l'ausilio di dissezioni dal vivo. Un focus specifico sarà dedicato all'utilizzo dell'ecografia nei trattamenti del viso.
Nutrito il programma scientifico, 19 gold session coordinate con il supporto di Agorà su prevenzione e gestione delle complicanze, nuove tecnologie come i fili di sospensione, integrazione di laser e medicina rigenerativa. Al dialogo con le aziende del settore sarà dedicata una sessione istituzionale, con la presenza del ministero della Salute, nello specifico la Direzione generale Dispositivi medici e del Servizio farmaceutico, e Confindustria Dispositivi medici.
Spazio anche all'impegno sociale della medicina estetica. Un'attenzione particolare sarà riservata alla medicina estetica restitutiva, coinvolgendo l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), l’Associazione professionale di estetica oncologica (Apeo) e quelle dei pazienti Salute Donna e il Gruppo di lavoro di "Tricologia Oncologica" di Sitri per discutere protocolli operativi e trattamenti personalizzati. Confermata la borsa di ricerca con Fondazione Veronesi sui tumori cutanei e la collaborazione con Fondazione Onda Ets, per evidenziare che la sostenibilità non è solo una questione ecologica, ma è profondamente radicata nel concetto di benessere.
Quest’anno, il quarantennale di Agorà Amiest (Società italiana di medicina ad indirizzo estetico), non è solo un momento di celebrazione, ma un'opportunità per riflettere sulle sfide future: un impegno costante nella promozione della formazione continua, nella ricerca scientifica e nella creazione di standard di qualità.