Articoli di Stefania Cicco →
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- 20:01 - Pisano (Università Torino): "Educare all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per aumentare e preservare il valore delle future generazioni"
(Adnkronos) - "Oggi insieme a 80 Università siamo al convegno Codau a Firenze dove parliamo di temi importanti in primis l'intelligenza artificiale. All'interno dell'Università di Torino noi applichiamo l'intelligenza artificiale in vari contesti e da pochi mesi è nato anche un nuovo laboratorio sull'intelligenza artificiale all'interno del dipartimento di economia e statistica in collaborazione anche con aziende. Questo laboratorio si occupa delle tre tematiche principali che sono i tre temi importanti per l'università, ossia l'educazione ,quindi come aiutare i nostri studenti a capire come utilizzare l'intelligenza artificiale, la ricerca e quindi aiutare noi ricercatori e docenti a fare ricerche sempre più innovative e infine le aziende, quindi sostenerle e per riuscire ad applicare gli strumenti di intelligenza artificiale per crescere di valore economico e preservare questo valore negli anni." Così Paola Pisano, professore di Economia e Gestione d’impresa all’Università di Torino e Direttore del Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Big data, a margine della seconda giornata del convegno nazionale del Codau.
- 19:45 - Open Arms: parti civili chiedono un milione a Salvini, 'da lui condotta disumana'/Adnkronos
Palermo, 20 set. (Adnkronos) - "Una condotta disumana", "Un atteggiamento marcatamente politico ed elettorale", "Ha sacrificato la dignità dei naufraghi". Sono parole pesanti, quelle usate oggi dagli avvocato di parte civile contro l'imputato 'eccellente', il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito, nell'agosto del 2019, lo sbarco di 147 migranti soccorsi nei giorni precedenti dalla ong spagnola Open Arms. Parlano tutti, per una ventina di minuti ciascuno, i legali di parte civile, che rappresentano alcuni degli stessi naufraghi, associazioni, Legambiente, Arci, Giuristi democratici, Sud Sud e altre. Tutti chiedono un congruo risarcimento al vicepremier, che anche oggi non si è presentato in aula, perché impegnato a Budapest. Chiedono danni per poco meno di un milione di euro. Solo l'ong Open Arms chiede la somma di 380 mila euro. Gli altri dai 30 ai 50 mila euro.
"Da parte dell'imputato Matteo Salvini c'è stata una condotta di disumanità. E' giusto ricordare le storie di alcuni dei naufraghi che si trovavano a bordo della Open Arms", attacca l'avvocato Fabio Lanfranca, legale di parte civile di Mediterranea Saving Humans. "Come il sedicenne, orfano di padre, che ha subito violenze e torture", ricorda il legale. Che parla di "terrificanti violenze a cui venivano sottoposti in Libia i migranti che da lì passano per provare ad avere una vita". "Non vi era alcuno motivo per negare il Pos, cioè il porto sicuro, non vi erano problemi di terroristi a bordo, non c'erano problemi di ordine pubblico. Quello dell'imputato era un atteggiamento marcatamente politico ed elettorale, e prima ancora mediatico, fino a sacrificare la dignità dei naufraghi, è stato un tradimento delle norme". Sono, invece, le parole dell'avvocato Gaetano Pasqualino, parte civile di alcuni migranti a bordo dell'Osservatorio Noureddine. "La nave non poteva considerarsi un pos temporaneo - dice il legale - sia per le condizioni della imbarcazione, per la situazione igienico sanitaria, per l'assenza dei farmaci a bordo, per le condizioni di salute dei migranti". E aggiunge: "La condotta dell'imputato ha prodotto effetti pregiudizievoli alla sfera giuridica dei migranti soccorsi".
"Tutte le parti civili si sono riportate alle richieste che la Procura ha fatto in modo molto argomentato sia sulla ricostruzione dei fatti, sia sulle disposizioni giuridiche che sono state violate dell'imputato. Noi confidiamo sulla pronuncia del Tribunale, riteniamo che ci siano tutte le condizioni per affermare la responsabilità penale dell'allora ministro dell'Interno". Sono le parole dell'avvocato Arturo Salerni, legale di parte civile di Open Arms, parlando con i giornalisti durante una pausa del processo. "Sono emerse anche le vicende terribili di chi è stato ostaggio sulla nave per tanti giorni in condizioni disumane, persone che venivano da realtà infernali nei loro percorsi migratori soprattutto dai campi libici che sono luoghi di tortura - dice - In Italia si sono ritrovati ad aspettare per quello che era un atto dovuto come prevedono le convenzioni internazionali e la legge italiana".
"Il leitmotiv della difesa è stato quello di avere esercitato una azione politica volta a difendere i confini della patria. Qui non è minimamente in discussione un azione politica ma una condotta attiva e omissiva che nulla a che fare con l'azione politica e con quello che ne discende", dice l'avvocato Giorgio Bisagna, legale di parte civile per Cooperazione Internazionale Sud Sud. "A monte quello che è mancato è stato l'esercizio di una azione politica - dice - E questo lo vediamo da un punto di vista tecnico. Come detto dalla Procura quello che è mancato è stato qualunque forma di rispetto. No solo delle norme sovranazionali e principi costituzionali, ma è anche mancato il rispetto minimo di tutte le norme a presidio del principio di legalità e il principio di trasparenza della buona amministrazione. L'atto politico è una atto amministrativo. Qui sono mancati atti di politica, anche alta, atti amministrativi e qualunque parvenza di procedimento, non sono formalismi". "Perché quando si verte in materia di tutela dei diritti umani o quando, come sostenuto dalla difesa, si parla di ordine e sicurezza pubblica, le norme a presidio dell'esercizio dei poteri autoritativi dei poteri dello Stato, sono estremamente rigorose e come tali devono essere rispettate", spiega ancora Bisagna.
"Qui abbiamo assistito a condotte che hanno saltato qualunque norma procedimentale- aggiunge il legale - E' mancato qualunque provvedimento amministrativo o qualunque atto che avesse un minimo di parvenza di legalità. E mi riferisco a quello che accade dal momento che c'è l'ordinanza del Tar che sospende il decreto di interdittiva di transito e sbarco. Da qual momento in poi non assistiamo nell'esercizio, nel rispetto, dei paletti dell'azione politica/amministrativa finalizzata a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica. Assistiamo a condotte scomposte che avevano come unico obiettivo dichiarato, impedire ai migranti di mettere piede in Italia. Sono condotte, sono fatti sganciati da qualunque forma di esercizio legale del potere autoritario dello Stato, questo è il nodo principale della vicenda". "Non è stata una semplice irregolarità. Non c'è stato nulla. Le comunicazioni erano per sms, whatsapp, addirittura il vulnus si percepisce quando in relazione alla procedura di eventi sar, che come sappiamo fino al 2019 era codificata in maniera corretta, perché vi era un riparto di competenze fra organi di varie amministrazioni. La Guardia costiera aveva la competenza del coordinamento del soccorso in mar, l'attività di assegnazione del Pos, veniva concertata con un organo tecnico, come il dipartimento delle Libertà civili e immigrazione del Viminale. Il movente politico non esiste", conclude il legale di Sud Sud, l'avvocato Giorgio Bisagna.
"Una volta soccorso dall'Ong, Musa ha trascorso 17 giorni a bordo della Open Arms prima di poter sbarcare per decisione del Tribunale dei Minori. 17 giorni che sono stati un inferno, senza possibilità di avere un supporto psicologico, senza poter provvedere a cure mediche o all'igiene personale". Così l'avvocata Serena Romano, legale di Musa, uno dei 147 naufraghi soccorsi dalla Open Arms nell'agosto del 2019. Il giovane all'epoca aveva 15 anni. E oggi è venuto, per la prima volta, in aula. "Al tempo Mussa aveva 15 anni, viaggiava solo, senza familiari, su una barca piccolissima di legno, di 12 metri per 2 di larghezza, con 55 persone sopra. Il motore dell'imbarcazione era in avaria. Questa barca imbarcava acqua, era inclinata sul davanti: come abbiamo avuto modo di vedere nelle udienze precedenti si trattava di una barca a rischio altissimo di ribaltamento sulla quale oltre a Musa viaggiavano 20 minori e 2 neonati - dice la legale - Il ragazzo ha lasciato il paese a 12 anni, è arrivato in Libia con suo zio, che è poi venuto a mancare. La tutrice ci ha detto che le sue condizioni non erano buone: aveva cicatrici in tutto il corpo. È stato ripetutamente colpito con bastoni sulla pianta dei piedi fino a rompergli le ossa".
"Una volta arrivato, Musa voleva giocare a calcio, ma le fratture fatte nei campi di concentramento libici glielo impedivano. Ha cicatrici sulle mani dovute all'applicazione degli elettrodi, si è trovato in una stanza, a sentire le urla per la tortura sapendo che poi sarebbe toccato a lui. Ha vissuto per 3 anni in Libia in queste condizioni. Musa ha terrore del mare: perché ha rischiato di morire- ha detto ancora Romano - È stato costretto dalle decisioni dell'imputato a restare 17 giorni, ingiustificati, in mare con la paura di essere riportato in Libia. Oltre alle richieste fatte precedentemente, chiedo anche che l'imputato provveda a un risarcimento economico".
"Siamo di fronte a una guerra non dichiarata. Sono morti 30 mila migranti negli ultimi lustri e qui l'imputato parla di difesa dei confini, quasi fossimo di fronte allo sbarco in Normandia. Il richiamo all'articolo 52 della Costituzione è incongruente e offensivo. C'è un carico di intenzionalità da parte dell'imputato fuori le righe dei comportamenti politici". Sono le parole dell'avvocato Armando Sorrentino, legale dell'associazione Giuristi italiani. Durante una pausa l'avvocata Giulia Bongiorno, legale di Salvini, ci tiene a dire: "Bisogna condannare con fermezza qualsiasi tipo di invettiva, minaccia e aggressione. E' ovvio che da parte mia c'è la solidarietà nei confronti dei magistrati che ricevono minacce", dopo le minacce arrivate ai tre pm del processo.
"La reiterazione del decreto sarebbe stato un assurdo giuridico evidente e impraticabile. Le condizioni della imbarcazione Open Arms erano difficili, con le condizioni di oltre 140 persone che si trovavano in uno spazio ristretto, con servizi igienici che sempre di più diventavano inabili rispetto alla possibilità di svolgere la loro funzione, con persone a bordo che scappavano dalle loro realtà, dalle condizioni di prigionia in Libia con le sofferenze che ci sono state descritte. Sofferenze di carattere fisico e psichico e personale. Di fronte a queste persone, sguarnite di ogni difesa, ammucchiate in quel caldo agostano in condizioni disperate, si erge l'autorità di pubblica sicurezza, nel suo vertice, la quale, al di fuori di ogni previsione normativa, in chiara violazione anche dell'articolo 13 della Costituzione, decide di privare della libertà le persone che si trovavano in quella condizioni", dice in aula l'avvocato Arturo Salerni, "Siamo di fronte all'esercizio di un potere che contrasta con i principi fondamentali del nostro ordinamento, con le garanzie delle persone alla tutela del bene primario della libertà della persona, oltre che in quella condizione di grave contrapposizione al diritto umanitario contenuto anche nelle convenzioni del diritto del mare". Il processo è stato rinviato al 18 ottobre per le arringhe difensive. Poi il Presidente Roberto Murgia indicherà un'altra data per le eventuali repliche e la Camera di consiglio. Tra fine ottobre e inizio novembre. (di Elvira Terranova)
- 19:07 - Carceri: ragazzo morto carbonizzato a San Vittore, branda ha impedito fuga
Milano, 20 set. (Adnkronos) - E' morto nel bagno della cella, per asfissia, bloccato dalla pesante branda che aveva spostato, per ragioni ignote, probabilmente con l'aiuto del compagno di cella, Joussef Moktar Loka Baron, diciottenne di origini egiziane, detenuto nel carcere di San Vittore. Sono i dettagli medici e investigativi che emergono nell'inchiesta del pm di Milano Carlo Scalas nata dopo quanto accaduto lo scorso 6 settembre dietro le sbarre dell'istituto penitenziario più sovraffollato d'Italia.
Dai primi riscontri è il fumo che ha ucciso il ragazzo, in carcere per rapina e già stato assolto in due diversi processi (da minorenne) perché giudicato incapace di intendere e di volere. Resta da capire come il materasso - le fiamme sono state appiccate con un accendino - abbia preso fuoco così rapidamente (dovrebbe essere ignifugo) probabilmente surriscaldando anche la branda e quindi rendendo impossibile spostarla e fuggire dal bagno verso la cella, dove si trovava il compagno, illeso, ora indagato (atto dovuto). Bisognerà attendere la relazione finale dell'autopsia e forse sentire il compagno di cella, unico presente, per arrivare a definire quanto accaduto dietro le sbarre e individuare eventuali responsabilità.
- 18:59 - Salone Nautico consegue certificazione Iso20121 per progettazione sostenibile evento
Roma, 20 set. (Adnkronos) - La sostenibilità guida il comparto della nautica dall’architettura alla progettazione in tutti i suoi aspetti. L’intera filiera della nautica ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale ed è in questa direzione che il Salone Nautico Internazionale di Genova ha incentrato quest’anno la 64esima edizione. A dimostrazione dell’impegno concreto verso l’ambiente, Rina Services ha consegnato questa mattina al Salone Nautico la certificazione ISO 20121 per la progettazione sostenibile dell’evento. L’attività di verifica è stata svolta dalla multinazionale di certificazione Rina, che in questi giorni sta verificando l'attuazione di quanto previsto in fase di progettazione.
La certificazione di conformità allo standard Iso 20121, sottolinea Paolo Moretti, Amministratore Delegato di Rina Services, "consente alle organizzazioni responsabili di un evento di ottenere una verifica di conformità rispetto a quanto fatto in materia di gestione sostenibile dell’evento stesso. Desidero congratularmi con I Saloni Nautici per il conseguimento di questa certificazione, per l'evento Salone Nautico Internazionale di Genova, a testimonianza dell’impegno profuso nel promuovere azioni concrete in ambito Esg già in fase di ideazione e pianificazione della 64esima edizione della rassegna".
La certificazione Iso 20121 per la progettazione sostenibile del Salone Nautico Internazionale di Genova, aggiunge Andrea Razeto, Presidente I Saloni Nautici, "è la dimostrazione tangibile del fatto che quello della sostenibilità non è solo il filo guida dell’evento, ma la sua concretizzazione nell’architettura reale di tutto quello che potete vedere qui intorno a noi. L’attività di verifica svolta dalla multinazionale di certificazione Rina, che in questi giorni sta verificando l'attuazione di quanto previsto in fase di progettazione, ci rende orgogliosi per aver saputo trasformare in qualcosa di tangibile un obiettivo importante raggiunto grazie all’impegno di tutta la struttura de I Saloni Nautici e alla consulenza della Società Ambiente e Salute. Anche da qui, dal nostro Salone, si inizia il lungo percorso sul quale tutto il nostro settore, tutta la filiera della nautica da diporto, ha deciso di investire energie economiche e umane".
Intraprendere un percorso di gestione sostenibile di un evento vuol dire promuovere azioni concrete in ambito sostenibilità, di conseguenza rappresenta un’opportunità per un’organizzazione che si impegna in tal senso. Il concetto di sostenibilità non è statico ma dinamico nel tempo e, in questo contesto, si caratterizza per la dimensione ambientale, sociale ed economica, creando valore per tutti gli stakeholder coinvolti: partecipanti, espositori, fornitori, partner, comunità locale.
Un evento è gestito in modo sostenibile se ideato, pianificato e realizzato per minimizzare gli impatti negativi nelle tre dimensioni citate e, contestualmente, se è in grado di lasciare un'eredità positiva alla comunità attraverso, ad esempio, meccanismi di compensazione degli impatti e avviando percorsi di miglioramento continuo, a iniziare dalla progettazione dell'evento successivo.
A seguire la consegna della Certificazione Iso20121 è stato firmato il MoU tra Rina Services e Confindustria Nautica che segna l'inizio di un percorso comune al fine di impostare una roadmap di servizi e attività in ambito Esg rivolti all'intera catena del valore della nautica. Il MoU ha lo scopo di promuovere lo sviluppo, ai diversi livelli, di attività rivolte ad accrescere la consapevolezza dell’importanza di mettere a fattor comune i propri sistemi relazionali e a identificare opportunità congiunte.
- 18:50 - Salone Nautico, lunedì il ministro Santanchè alla conferenza nazionale sul turismo
Roma, 20 set. (Adnkronos) - Il ministro del Turismo Daniela Santanchè lunedì 23 settembre alle 10.30 è attesa alla 64esima edizione del Salone Nautico di Genova. Il ministro interverrà alla conferenza nazionale sul turismo nautico curato da Federturismo con la collaborazione di Confindustria Nautica.
- 18:46 - Aspi, 2 giorni di iniziative per i 100 anni della A8 Milano-Varese, la prima autostrada dal mondo
Roma, 20 set. (Adnkronos) - Il 21 settembre 1924 rappresenta una data storica per il Paese: diventa di uso comune la parola 'autostrada', a indicare quelle strade a pedaggio dedicate alle sole autovetture per il trasporto rapido di merci e persone, con un percorso per lo più rettilineo e senza ostacoli, proiettando, così, l’Italia da un’economia rurale a quella industriale. A segnare questo cambiamento infrastrutturale e socioeconomico il taglio del nastro alla presenza del Re Vittorio Emanuele III a bordo della sua Lancia Trikappa della A8 Milano-Varese, oggi gestita dal Gruppo Autostrade per l’Italia, e allora opera fortemente voluta dall’ingegnere, imprenditore e costruttore milanese, Pietro Puricelli. Per festeggiare le 100 candeline di quella che oggi, grazie a un progetto di potenziamento del Gruppo Aspi, è la prima autostrada a 5 corsie del Paese, Autostrade per l’Italia promuove diverse iniziative ed eventi commemorativi durante l’intero fine settimana.
A dare il via alle celebrazioni, nella giornata di domani, la cerimonia nell’area di servizio Villoresi Ovest, luogo simbolo dell’autostrada A8 che vedrà la partecipazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi. Interverranno, tra gli altri, il Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani, l’Amministratore Delegato di Autogrill Massimiliano Santoro. In ricordo della costruzione della Milano Varese, l’ACI donerà alle aree di servizio Villoresi Ovest e Brughiera Est due diversi totem, realizzati dall’artista Lorenzo Martinoli.
Domenica, sfileranno lungo la Milano-Varese le auto e moto d’epoca, rigorosamente legate agli anni ’20-’30 e iscritte all’Automotoclub Storico Italiano. La partenza dell’evento, promosso da ASI e sponsorizzato da Autostrade per l’Italia, è prevista dal palazzo sede della Regione Lombardia, a Piazza Città di Lombardia a Milano, in direzione Varese, per poi proseguire il viaggio fino al parco di Ville Ponti a Varese.
La ricorrenza del centenario sarà, inoltre, ricordata su tutta la rete. Durante il weekend, infatti, sui pannelli a messaggio variabile presenti lungo tutte le direttrici gestite da Aspi, comparirà il messaggio “1924-2024 Cento anni di autostrade”. Mentre sugli schermi del circuito Infomoving, presenti nelle oltre 200 aree di servizio, verrà mandato in onda un video che ripercorrerà la storia della A8, con immagini di repertorio dalla costruzione fino ad arrivare all’attuale conformazione a 5 corsie.
L’A8 Milano-Varese rappresenta un asset strategico della rete e uno dei principali collegamenti autostradali lombardi verso il Nord e costituisce un tratto di fondamentale importanza, poiché consente il collegamento tra le direttrici del Nord Italia, sia per l’afflusso turistico che economico, con considerevoli flussi di traffico, sia leggero che pesante, con una media di 120.000 veicoli al giorno che possono raggiungere punte di 150.000.
- 18:41 - Milano: incendio emporio, procura 'è doloso, segnali chiari di acceleranti'
Milano, 20 set. (Adnkronos) - Il sopralluogo, a cui ha partecipato Aika, il pastore belga usato dai vigili del fuoco in situazioni di disastro, ha consentito di ottenere "segnali chiari di presenza di sostanze acceleranti" nello showroom cinese di via Ermenegildo Cantoni, a Milano, bruciato la sera di giovedì 12 settembre con all'interno tre giovani di 17, 18 e 24 anni, tutti morti. Lo si apprende dalla procura di Milano che indaga per strage. Un dato che non lascia dubbi che si sia trattato di un incendio doloso.
I vigili del fuoco hanno dunque prelevato al piano terra - nella parte più vicina all'ingresso - del materiale, fiutato dal cane addestrato, per successivi accertamenti. La sostanza accelerante potrebbe essere stata portata in precedenza, anche diverse ore prima che le fiamme divampassero, e dunque si amplia, per gli investigatori, il numero di ore di filmate delle telecamere da visionare. Prosegue anche il lavoro d'indagine sul fronte di una possibile estorsione ai danni dei proprietari, la loro denuncia risale ad alcune ore prima dell'incendio, così come si stanno continuando gli accertamenti sui conti bancari.