I propositi di Vladimir Putin di trasportare armi nucleari in Bielorussia accelerano. Quello che nel marzo di un anno fa era stato un annuncio poi caduto nel vuoto ora sembra concretizzarsi. Secondo il New York Times, la Russia sta costruendo sul territorio del Paese amministrato da Aljaksandr Lukashenko alcune strutture che potrebbero ospitare testate nucleari.

L’indagine del prestigioso quotidiano si basa sull’esame di immagini satellitari e spiega che l’area scelta è un deposito di munizioni militari a 190 chilometri dal confine con l’Ucraina, vicino alla città di Asipovichy. Alcune delle strutture costruite di recente nell’area – suggerisce il New York Times – hanno caratteristiche che sono tipiche dello stoccaggio nucleare nelle basi in territorio russo.

Un primo annuncio di Putin riguardo al trasporto di armi tattiche nucleari in Bielorussia era arrivato nella primavera del 2023 e il Cremlino aveva assicurato che sarebbero state trasportate nel Paese alleato entro luglio dello stesso anno insieme a dieci aerei in grado di sganciarle. Mai però Mosca ha poi annunciato di aver dato seguito ai suoi propositi.

Negli ultimi giorni, la vicenda era tornata di attualità. Prima Putin ha ordinato esercitazioni nucleari che coinvolgerebbero le truppe di base vicino all’Ucraina in “risposta” alle “minacce” di Emmanuel Macron e David Cameron. Quindi, appena 24 ore dopo, l’esercito bielorusso aveva affermato di aver effettuato esercitazioni per il lancio di armi nucleari tattiche al fine di verificare il grado di “preparazione” dei lanciatori.

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