“Ero sprofondato in un dirupo di almeno 25-30 metri, un burrone. Gianni Meersman e alcuni uomini di Intermarché-Wanty, tra gli altri, sono arrivati ​​immediatamente e mi hanno dato una mano. Voglio ringraziarli pubblicamente”. Questa la terribile quanto spaventosa testimonianza del ciclista belga Jenthe Biermans. La 15esima tappa del Giro d’Italia – che passerà alla storia per la grande impresa in Maglia Rosa di Tadej Pogacar) ha rischiato di trasformarsi in una vera e propria tragedia: lungo il percorso da Manerba del Garda a Livigno (Mottolino) il ciclista dell’Arkéa-B&B ha rischiato la vita. Nello specifico lungo la discesa del Mortirolo: è volato in un burrone di circa 30 metri. Aiutato da alcune persone presenti sul posto, Biermans è riuscito a concludere la gara. In pochi si sono resi conto dell’accaduto in quanto il ciclista era in fondo al gruppo e distante dalle prime posizioni. Ora i controlli per eventuali fratture subite.

Biermans: “Ho perso la comunicazione, non sono riusciti a trovarmi subito”
Una caduta nel vuoto che sarebbe potuta costare la vita a Jenthe Biermans. “Ho calcolato male una curva e sono finito in un dirupo, non riuscivo più a muovermi”. A svelarlo al traguardo di Livigno è stato il diretto interessato che, tra lo stupore generale, ha raccontato quanto accaduto: “Quattro squadre hanno subito iniziato a cercarmi“. Il 28enne, visibilmente scioccato, ha poi proseguito: “In un primo momento non potevo più muovermi. Ho continuato a volare nel vuoto dopo la caduta e alla fine mi sono fermato attorno a un albero. Inoltre ho perso la comunicazione radio durante la scivolata, quindi non sono riusciti a trovarmi subito“.

Dopo il grande spavento, Biermans ha concluso la tappa: “Sono risalito in bici e poi ho proseguito grazie al grande supporto degli altri ragazzi e della mia forza. Ora faremo dei controlli e speriamo che non ci siano fratture“. Ma il peggio è ormai – fortunatamente – alle spalle. Dopo il grande spavento generale, il Giro d’Italia proseguirà il proprio cammino martedì 21 maggio, direzione Monte Pana in Val Gardena.

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