Si sono dati appuntamento davanti al Palazzo della Regione in piazza De Ferrari, a Genova, per chiedere alla giunta regionale di Giovanni Toti di ritirare il regolamento con il quale autorizza la costruzione in aree innondabili approvato pochi giorni prima delle esondazioni in Emilia-Romagna, a meno di dieci anni dall’ultima devastante alluvione che ha colpito il capoluogo ligure. In piazza gli attivisti di Extinction Rebellion, Fridays for Future e Genova che Osa, che nei giorni scorsi ha lanciato una petizione contro il provvedimento regionale che ha registrato oltre 14mila firme.
La mobilitazione contro il regolamento approvato da Toti, che ha visto i manifestanti srotolare uno striscione blu di 50 metri a simboleggiare gli effetti del rischio alluvionale, prosegue in consiglio regionale, dove la prossima settimana verrà discusso il regolamento: “Vogliamo costringere consigliere e consiglieri regionali a cambiare radicalmente queste politiche – ha detto Edoardo Marinelli di Extintion Rebellion – o è solo questione di tempo prima di trovarci di nuovo con i piedi nel fango”. Per Genova che Osa, che mette al centro della sua azione politica l’attenzione alle disuguaglianze: “I cambiamenti climatici colpiscono maggiormente le persone più fragili – ha evidenziato Giovanni Quadrelli – Il modello di Toti è mettere il profitto prima delle persone e questo regolamento, che consente di costruire in aree pericolose, va in questa direzione”.
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