Un carico di borse da 500mila euro, la telefonata al datore di lavoro, il furgone ritrovato bruciato senza più la merce a bordo. E di lui non c’è più alcuna traccia. C’è una pista prevalente che viene seguita dai carabinieri per la scomparsa di Nicolas Matias Del Rio, il corriere 48enne di Abbadia San Salvatore scomparso sull’Amiata da mercoledì. La procura indaga per rapina seguendo l’ultima traccia disponibile: l’aggancio del suo cellulare alle celle telefoniche di Santa Fiora. Proprio su una telefonata al suo datore di lavoro punta l’attenzione degli investigatori.

Dopo aver caricato borse per il valore di mezzo milione di euro, il 48enne ha chiamato il titolare della ditta di Piancastagnaio (Siena) per la quale lavora, dicendogli che delle persone volevano parlare con lui. Si sarebbero detti dirigenti di un’altra azienda e chiedevano se il corriere potesse fare per loro una piccola consegna. Il datore di lavoro di Del Rio ha dato il suo consenso ma poi ha realizzato che l’azienda citata nella telefonata era stata chiusa da tempo. Ha provato a chiamare il corriere per chiedere chiarimenti ma da allora il telefonino è spento.

Venerdì mattina il suo furgone è stato ritrovato completamente bruciato sulla strada di Roccalbegna (Grosseto), in aperta campagna. All’interno non c’era più la merce, un carico di borse di grande valore che un’azienda dell’Amiata realizza per un celebre marchio del lusso nella moda. Tutte queste circostanze, per il momento, fanno ipotizzare ai carabinieri che si tratti di una rapina e che lo stesso corriere possa essere stato rapito insieme alla merce nel tentativo, forse, di ritardare le indagini. Al vaglio, tuttavia, ci sono anche altre ipotesi e per il momento – filtra da ambienti investigativi – le ricerche di Del Rio e le indagini si presentano complesse.

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