A 48 ore dal faccia a faccia tra il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, e i sindacati, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto sugli incentivi statali per l’acquisto delle auto meno inquinanti. Come fa sapere il ministero per le Imprese e il made in Italy, “la nuova piattaforma Ecobonus per il servizio di prenotazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, sarà attiva dalle ore 10 del prossimo 3 giugno (https://ecobonus.mise.gov.it/)”. Da quel momento, sul sito, saranno resi disponibili i moduli per chiedere il bonus e le tabelle che riportano i criteri di attribuzione dei contributi. Sono disponibili risorse per un totale di 1 miliardo di euro.

Tra le novità, previsti contributi proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5. È agevolato l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di Co2 fino a 135 gr/km, nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.
Il prezzo di listino compresi optional (IVA esclusa) non deve essere superiore ai 35mila euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (elettriche) e 61-135 gr/km (termiche) e ai 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in). Il contributo massimo ottenibile per l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5 mila a 13.750 euro per chi è in possesso di un Isee sotto 30mila euro.

L’obiettivo del provvedimento è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3) che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco circolante. Con questa finalità, è previsto un contributo fino a 2mila euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km Co2, a fronte della rottamazione di un’auto fino ad Euro 4.
Infine, il provvedimento introduce un contributo all’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe fino a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.

Il decreto viene servito su un piatto d’argento a Tavares, nel momento in cui il manager prospetta un investimento di 100 milioni di euro a Mirafiori per potenziare la linea di produzione della 500e, elettrica. In passato l’amministratore delegato di Stellantis aveva espresso la sua “insoddisfazione” per le politiche di incentivazione dell’Italia, prospettando la possibilità di ridurre ulteriormente la produzione nel paese. La richiesta di maggiori fondi pubblici è stata più volte ribadita, nonostante il gruppo franco-italiano controllato al 14,3% dalla famiglia Agnelli-Elkann, abbia chiuso il 2023 con 18,6 miliardi di euro, distribuendo lauti dividendi ai soci. “Sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo con Stellantis di una produzione in Italia di un milione di veicoli. Mi auguro che si chiuda l’accordo tra qualche giorno con questo obiettivo concretizzato e con nuovi modelli per gli stabilimenti italiani”, ha detto oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Stellantis ha annunciato che agli incentivi statali aggiungerà offerte specifiche per Fiat, Alfa Romeo e Jeep. La principale riguarda la 500 elettrica con ‘il social leasing by Fiat’: i primi mille clienti privati con un Isee sotto i 30mila euro, che rottameranno un’auto vecchia, potranno guidare la vettura, per tre anni senza alcun costo. L’iniziativa ‘Diamo valore al Made in Italy è rivolta ai veicoli dei band Alfa Romeo, Fiat, Jeep, prodotti negli impianti italiani “a conferma del ruolo cruciale del Paese all’interno dell’azienda. Una doppia azione, quella governativa e quella di Stellantis, che porterà effettivi positivi non solo per i clienti Italiani ma anche per le stesse attività produttive negli stabilimenti nazionali”.

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