Vuole scappare dai controlli sulla sua bici e investe il giudice di gara: accade in Francia, durante la gara amatoriale di ciclismo Les Routes de l’Oise. Giovambattista Iera – corridore per la squadra AC Bellaingeoise – è stato sospettato di doping meccanico dal giudice di gara Frédéric Lenormand. Nel momento del controllo della bicicletta, il ciclista si è dato alla fuga con la macchina della sua squadra. Nel tentativo di fermarlo, Lenormand è stato investito ed è rimasto aggrappato al cofano dell’auto per qualche secondo per poi scivolare sul lato. Fortunatamente senza riportare ferite.

Tutto è cominciato per uno strano rumore. Nel corso della quarta gara del circuito amatoriale, i commissari hanno avvertito il giudice di uno strano rumore proveniente dalla bicicletta di Iera. Oltre il suono, anche i tempi sorprendenti (e inaspettati) in strada davano supporto alla loro tesi. Per questo Lenormand ha deciso di intervenire per capire se ci fosse qualcosa di anomala nella bici del ciclista. Dopo essere stato investito, il giudice ha denunciato l’accaduto, che è stato confermato anche da alcuni testimoni.

Doping meccanico: cos’è
Si tratta di una sorta di pedalata assistita per i corridori, come se ci fosse un motorino all’interno della bica. Nello specifico, è una carcassa fatta in carbonio: al suo interno sono inserite placche magnetiche al neodimio. Grazie a un particolare tipo di “ponte” generato da un magnete a spire nascosto sotto la sella, permette alla bicicletta di guadagnare almeno 60 watt. Solitamente, prima delle gare i commissari utilizzano degli apparecchi chiamati “teslametri” che, ovviamente, non possono garantire la medesima attendibilità dei visori termici per la natura sfuggente del campo magnetico,

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