Astrazeneca ha iniziato il ritiro a livello mondiale del proprio vaccino contro il Covid-19. La scelta è stata motivata con l’eccedenza di vaccini aggiornati disponibili: la notizia è stata riportata dal quotidiano britannico The Guardian. L’annuncio dell’azienda britannico-svedese segue la decisione presa precedentemente relativa al ritiro – volontario – dell’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea, ovvero l’approvazione alla commercializzazione di un medicinale negli Stati membri.

L’avviso dell’Agenzia europea per i medicinali
Nella giornata di ieri, martedì 7 maggio, l’Agenzia europea per i medicinali ha emesso un avviso secondo cui il vaccino non è più autorizzato all’uso. Dunque, Astrazeneca ha affermato che la decisione è stata presa perché verrà resa disponibile una varietà di vaccini più recenti che sono risultati efficaci per colpire le nuove varianti di Covid-19.

Sempre secondo quanto riportato da The Guardian, nonostante il vaccino sia risultato complessivamente sicuro ed efficace, comportava il rischio di un effetto collaterale raro ma grave, noto come trombosi con trombocitopenia (o TTS). La rara sindrome si è verificata in circa due o tre persone su 100mila. La stessa AstraZeneca, nelle scorse settimane, ha ammesso per la prima volta, in documenti giudiziari citati nell’ambito di un processo in corso a Londra, la possibile relazione fra il suo vaccino ed episodi di trombosi di tipoTts (con sindrome da trombocitopenia) come “effetto collaterale molto raro”. Pur negando responsabilità legali e trincerandosi sia dietro le generiche avvertenze del foglio illustrativo, sia dietro le tutele garantite di fronte all’emergenza Covid dal governo britannico.

La nota ufficiale di Astrazeneca
“Secondo stime indipendenti, solo nel primo anno di utilizzo sono state salvate oltre 6,5 milioni di vite umane e sono state fornite oltre 3 miliardi di dosi a livello globale”, si legge nella nota resa pubblica dall’azienda. “I nostri sforzi sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo e sono ampiamente considerati come una componente fondamentale per porre fine alla pandemia globale. Ora lavoreremo con le autorità di regolamentazione e i nostri partner per allinearci su un chiaro percorso da seguire per concludere questo capitolo e dare un contributo significativo alla pandemia di Covid-19”.

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