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“Non si può morire quando si lavora. Cinque persone hanno perso la vita nella mia terra, la Sicilia”: la commozione di Fiorello per la strage di Casteldaccia

"Neanche una settimana fa si parlava di sicurezza sul lavoro, il Primo Maggio, ma solo ieri c’è stata un’altra tragedia", le parole dello showman a VivaRai2

di F. Q.
“Non si può morire quando si lavora. Cinque persone hanno perso la vita nella mia terra, la Sicilia”: la commozione di Fiorello per la strage di Casteldaccia

“‘Primo Maggio, più lavori e più diritti’. Io a questo titolo faccio un’aggiunta: più sicurezza! Adesso è completo. Mai come mai in quest’ultimo periodo ce n’è bisogno”. Le parole di Fiorello durante la puntata di VivaRai2! in onda nel giorno della festa dei lavoratori. E oggi lo showman ha parlato della strage di Casteldaccia, nel palermitano: “Noi ci occupiamo del buonumore, ma poi i giornali ce lo fanno passare… neanche una settimana fa si parlava di sicurezza sul lavoro, il Primo Maggio, ma solo ieri c’è stata un’altra tragedia: hanno perso la vita cinque persone nella mia terra, la Sicilia. Vogliamo portare l’attenzione su questo tema. Possiamo solo esprimere un sentimento di affetto alle famiglie delle persone che non ci sono più. Non può accadere, non si può morire quando si lavora”, ha commentato commosso.

In chiusura di puntata, lo showman torna a parlare delle tensioni in Rai: “Terremoto in Rai. È una protesta bella e buona, ‘Andate in onda, costi quel che costi’, dicono i vertici Rai. Ieri TG1 e TG2 sono andati in onda, con qualche servizietto. Mentre il TG3 è passato al Nove. Internamente in Rai, le testate non sono solo giornalistiche, sono testate vere”.

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