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Eminem pronto a “uccidere” il suo alter ego: “Sapevo che era solo questione di tempo per Slim Shady, si è meritato una fine ingloriosa”

Slim Shady, infatti, assieme a Eminem e Marshall Mathers, è una delle personalità autoriali dell’oramai 51enne re indiscusso dell’hip hop

di F. Q.

C’è parecchia fibrillazione attorno al nuovo album di Eminem che uscirà l’estate prossima. Già, perché l’album si intitola The death of Slim Shady. Ovvero Eminem uccide, più o meno metaforicamente, una delle sue identità artistiche fittizie. Slim Shady, infatti, assieme a Eminem e Marshall Mathers, è una delle personalità autoriali dell’oramai 51enne re indiscusso dell’hip hop. E se lo uccide una ragione ci sarà. Intanto c’è un’ottima campagna di marketing partita a tambur battente con un mini video modello crime con un cronista di una finta tv – Detroit murder files – che, assieme al rapper 50 Cent, commentano la dipartita di Slim shady perché per “colpa delle sue rime si è meritato una fine ingloriosa”.

Slim Shady è una sorta di nickname che l’artista ha inventato nel 1997 direttamente mentre si trovava sul water a defecare (dato estratto dai dibattiti dei suoi fan sui forum a lui dedicati ndr). Ad esempio, come scrive un fan, “Eminem mostra il lato di Marshall in cui rappa solo con lo scopo di rappare. Una canzone di Eminem lo farebbe parlare di “ubriacarsi, fare sesso e fare cose assurde”; invece “Marshall Mathers è il lato di Marshall (nome di battesimo dell’artista ndr) in cui rappa sulle sue difficoltà da adulto. Normalmente includono testi su Kim (la ex moglie dell’artista ndr) e Haley, sua madre o questioni finanziarie”. Slim Shady risulta infine la versione più oscura “che rappa su violenza, stupro, omicidio e suicidio. Le sue canzoni di solito implicavano morte, stupro e avevano un tono più inquietante”.

Se due più due fa quattro a casa Eminem c’è intenzione di mettere un po’ da parte il lato più crudo della sua produzione “poetica”. Lato che produsse nel passato brani contestati e finiti persino davanti alla Corte Suprema. Ad esempio 97 Bonnie and Clyde era stata citata in una sentenza dell’alta corte statunitense come dimostrazione di quanto le parole di un testo musicale possano spingersi oltre il confine della morale. Nel testo infatti l’artista ipotizzava di far finire la compagna, Kim, in fondo al lago. Sempre nel breve video crime Slim Shady viene definito dallo stesso Eminem, che scompare e appare ironicamente con il viso pixellato, come un “antieroe pieno di nemici”; mentre 50 Cent lo chiama “psicopatico”; e infine il finto giornalista lo descrive come un ribelle che scombussola le regole con canzoni controverse.

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