La Costituzione nasce dalla resistenza al nazifascismo e vieta la ricostituzione del fascismo. L’antifascismo è il midollo della Costituzione e della repubblica. Ci sono gli antifascisti che lottano per difendere e attuare la Costituzione pagando anche prezzi enormi, non solo per mani fasciste ma anche degli antifascisti traditori.

Non è una notizia che un fascista, un post-fascista o un neo-fascista non rispettino né attuino la Costituzione. Sarebbe una notizia se rinnegassero le proprie origini, se eliminassero simboli con radici fasciste e se cominciassero ad attuare la Costituzione.

Poi ci sono gli antifascisti costituzionalmente pericolosi. Quelli che basta che si dicono antifascisti e pensano di essere i paladini della Costituzione: si sentono Dossetti, De Gasperi, Calamandrei, Nenni o Gramsci. Quelli che fanno passare Antonio Scurati, una delle tante vittime della lottizzazione del servizio pubblico, per Giacomo Matteotti. Quelli che non si perdono un discorso dei presidenti della repubblica il 31 dicembre, che vanno ai cortei del 25 aprile e che hanno una copia della Costituzione, impolverata, nella libreria di casa. Un po’ come quelli della messa della domenica e del bacino al crocifisso, ma che non hanno mai letto il Vangelo e soprattutto non lo hanno mai praticato. Attenzione quindi agli antifascisti della retorica e soprattutto ai traditori dell’antifascismo vero. Il vero antifascista è quello che difende e attua la Costituzione.

Basta una lettura veloce della Carta Costituzionale più bella del mondo per capire chi sono i suoi traditori. La scoperta è amara, perché non sono i post e neofascisti, che certo non l’hanno difesa e attuata, ma sono gli antifascisti di sistema. Qualche esempio. Il diritto al lavoro, il primo della repubblica: smantellato dal centrosinistra finanche nel suo simbolo che era l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. La sovranità appartiene al popolo? Basti vedere leggi elettorali e referendum traditi come quello sull’acqua pubblica. La solidarietà dell’art. 2: chiedetelo a Turco-Napolitano e a Minniti con i decreti sicurezza. Per non parlare dei porti chiusi.

Gli antifascisti di sistema sono per l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge? Le picconate alla magistratura non sono solo prerogative di Nordio e Salvini, così come i diritti civili branditi dall’opposizione ma mai tradotti in legge quando governano. Così come è stato per il salario minimo: deriso quando si stava al governo, osannato quando si sta all’opposizione.

Chi ha violato sistematicamente negli ultimi trent’anni l’art. 11 dove è scolpito che l’Italia ripudia la guerra? Chi ha calpestato lo sviluppo della persona umana e il rispetto dell’ambiente di cui agli articoli 3, secondo comma, e 9 della Costituzione? Con le privatizzazioni selvagge, il fossile, le energie depredate, la distruzione della natura. Per non parlare dello smantellamento della sanità pubblica e della scuola pubblica: mica solo i Valditara e le Gelmini, chi ha consolidato lo privatizzazione della sanità? Chi ha favorito la scuola azienda e l’alternanza scuola-lavoro?

E vogliamo parlare dell’autonomia differenziata che mette il tritolo istituzionale all’unita nazionale? Dove erano e dove sono i custodi della Costituzione, i governanti che hanno giurato sulla Carta, quelli che dovevano difenderla e soprattutto attuarla e invece l’hanno profondamente tradita – non per negligenza ma per volontà: perché nella Costituzione c’è anche il diritto all’umanità e alla felicità, alla pace e all’equilibrio dell’ecosistema, al noi piuttosto che all’io, all’essere più che all’avere.

Nella Costituzione c’è l’antitesi del potere come privilegio ma l’attuazione del potere come servizio. Quindi attenzione agli antifascisti rancidi, quelli che oggi approfittando di una destra che fa la destra e lo fa anche in modo alquanto becero: si ripresentano come i salvatori e liberatori, ma sarebbe come affidare la cura al medico che ci ha portato in rianimazione, il sangue a Dracula o il miele a Winnie The Pooh: vogliono solo ripulirsi la faccia per continuare a tradire.

I veri antifascisti sono quelli che lottano per il più grande manifesto rivoluzionario con il diritto: l’articolo 3, secondo comma, della Costituzione, quelli che vivono il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando libertà ed uguaglianza impediscono il pieno sviluppo della persona umana. È in questa parte di repubblica che lotta contro il sistema l’antidoto antifascista ai neofascisti e agli antifascisti traditori.

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