Il Senato americano ha approvato un pacchetto da 95 miliardi di dollari, con ampio sostegno bipartisan, per inviare aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan. Il piano ha ricevuto un sostegno schiacciante. I fondi sono il risultato di mesi di negoziati estremamente aspri, dell’andirivieni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington e delle pressioni degli alleati di tutto il mondo. Il risultato finale del voto è stato di 79 a 18: quindici repubblicani si sono espressi contro il disegno di legge insieme a tre democratici. Quarantotto democratici e 31 repubblicani hanno votato invece a favore del disegno di legge.

Nel pomeriggio è arrivata la firma del presidente Joe Biden per trasformare in legge il pacchetto, la cui approvazione rappresenta una vittoria significativa per il presidente degli Stati Uniti. “La legge renderà gli Stati Uniti e il mondo più sicuri. Se i nostri alleati sono più forti, anche noi lo siamo”, ha detto dopo il suo via libera. “Dobbiamo muoverci velocemente per far arrivare gli aiuti all’Ucraina”, ha aggiunto rimarcando che gli Usa “non si piegano a nessuno men che meno a Putin”. E che se il leader russo “attaccasse un alleato della Nato, non avremmo altra scelta che intervenire in suo aiuto. Ecco – ha concluso – perché ora stiamo sostenendo l’Ucraina, per impedire che Putin trascini gli Stati Uniti in una guerra in Europa”.

Le misure – che includono forniture militari vitali – erano infatti rimaste bloccate per lungo tempo al Congresso americano: nel frattempo l’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est. Nelle stesse ore della firma è anche emerso da uno scoop di Politico, poi confermato ufficialmente dalla Casa Bianca, che oltre agli invii ufficiali gli Stati Uniti hanno anche già fatto arrivare alle forze armate di Kiev in segreto missili a lungo raggio Atacms, con una gittata di 320 chilometri. Secondo quanto riportato, gli ucraini avrebbero già usato queste armi in due occasioni colpendo in profondità oltre le linee russe, nella fattispecie su una base aerea russa in Crimea e in un’altra “aerea occupata” non specificata.

Poco prima del passaggio finale, il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha iniziato il suo breve intervento con “finalmente, finalmente, finalmente”. “Stasera, possa Vladimir Putin rimpiangere il giorno in cui ha messo in dubbio la determinazione americana”, ha detto. Il pacchetto unisce quattro progetti di legge che la Camera ha votato separatamente sabato 20 aprile, fornendo quasi 61 miliardi di dollari in aiuti per l’Ucraina, oltre 26 miliardi di dollari per Israele e più di 8 miliardi di dollari per l’Indo-Pacifico.

I primi tre progetti di legge sono molto simili al pacchetto approvato dal Senato all’inizio di quest’anno, che il presidente della Camera Mike Johnson aveva originariamente rifiutato di portare alla Camera. Il quarto aumenta le sanzioni sui beni russi e detta un ultimatum alla proprietà di TikTok: la società cinese ByteDance ha un termine di nove mesi per vendere l’app, che altrimenti verrà bandita dagli app store americani.

Ringraziando il Senato, il presidente dell’Ucraina Zelensky ha affermato che con questo voto gli Stati uniti si confermano il simbolo della democrazia: “Grazie al leader della maggioranza Chuck Schumer e al leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questo disegno di legge bipartisan, e a tutti i senatori statunitensi di entrambi i partiti che hanno votato a favore”, ha scritto il presidente sul suo canale Telegram. “Questo voto rafforza il ruolo dell’America come faro della democrazia e leader del mondo libero”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando che “le capacità a lungo raggio dell’Ucraina, l’artiglieria e la difesa antiaerea sono strumenti estremamente importanti per il rapido ripristino di una pace giusta”.

Anche il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha ringraziato il Senato degli Stati Uniti per il via libera agli aiuti, che secondo lui invia un “messaggio forte ai nemici” di Israele. “Ringrazio il Senato americano per aver adottato, con un’ampia maggioranza di entrambi i partiti, questo aiuto a Israele che è una chiara garanzia della forza della nostra alleanza e invia un messaggio forte a tutti i nostri nemici”, ha affermato in un post pubblicato sul suo account X. “Nel momento in cui ricorrono i 200 giorni dal barbaro attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, Israele e gli Stati Uniti sono uniti nella lotta contro il terrorismo, nella difesa della democrazia e dei nostri valori comuni”. Biden ha tuttavia sottolineato che il pacchetto di aiuti appena promulgato “aumenta significativamente l’assistenza umanitaria a Gaza” ma “Israele deve garantire che gli aiuti arrivino ai palestinesi senza ritardi”.

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