Il caso della vendita dello yacht Unica, che ha già visto l’archiviazione Daniela Santanchè, porta auna richiesta di condanna a 3 anni e la confisca di quasi 393 mila euro per Giovanni Canio Mazzaro, l’ex compagno della ministra. A chiedere la pena il pm di Milano Paolo Filippini davanti alla II sezione penale del Tribunale: l’imputato risponde di sottrazione fraudolenta di beni e dichiarazione infedele dei redditi. La vicenda al centro del processo riguarda appunto la vendita dello yacht Unica avvenuta il primo aprile 2019.

“Una vendita finalizzata solo a far sparire l’unico bene aggredibile”, ha detto in aula il pubblico ministero chiedendo di condannare il 65enne. “La barca sparisce e spariscono i soldi e così frustra definitivamente ogni pretesa del fisco“. Il difensore dell’imputato, avvocato Matteo Mangia, ha chiesto invece al presidente della seconda sezione penale del tribunale di Milano, Emanuele Mancini, di assolvere il suo assistito perché il fatto non sussiste. Per il legale la “vendita barca” non sarebbe “simulata” e le “trattative” sarebbero “iniziate tre anni prima dell’arrivo delle cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate”. Si tratterebbe ad ogni modo, secondo la ricostruzione difensiva, di una contestazione fiscale al di sotto della soglia di punibilità. La sentenza è attesa per il 12 giugno.

Daniela Santanchè era stata indagata per concorso in reati fiscali, nell’archiviazione il giudice per le indagini preliminari scrisse che la ministra “non ebbe alcun ruolo nell’acquisto e nella vendita” Giovanni Canio Mazzaro, ex marito della parlamentare, aveva venduto nel 2019 a una società della senatrice di Fratelli d’Italia per 400mila euro. Dopodiché senza che vi sia stato, secondo l’inchiesta della Guardia di finanza di Milano, alcun passaggio di denaro l’imbarcazione è passata a una società maltese per poco meno di 400mila euro.

L’iscrizione della Santanchè nel registro degli indagati, come scrissero nel 2022 le agenzie di stampa, era emersa dalla chiusura indagini. Nel 2013 Mazzaro risultava indagato per reati fiscali legati a debiti tributari. Nel 2019, secondo i magistrati, ha venduto lo yacht alla Biofood Italia rappresentata da Santanchè. Una vendita, per l’accusa, avvenuta senza che fosse pagato nulla a Mazzaro. Venti giorni dopo, la barca sarà ceduta per 393mila euro alla maltese Flying Fish Yachting. Per i pm la prima vendita a Santanchè è avvenuta dopo l’avviso dell’Agenzia delle entrate a Mazzarro. Da qui l’accusa fiscale in concorso alla senatrice Fdi. Posizione che a gennaio che era stata archiviata dalla giudice per le indagini preliminari di Milano.

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