Dopo le polemiche per la sua nomina a inviato speciale per le piccole e medie imprese arriva il passo indietro. Markus Pieper, esponente di peso della Cdu tedesca e membro dello stesso partito di Ursula von der Leyen, ha fatto sapere che non assumerà l’incarico per cui era stato scelto dalla stessa presidente della Commissione Ue, sospettata per questo di conflitto di interessi. Il suo nome sarebbe stato preferito da von der Leyen, sua compagna di partito, a discapito di altri due candidati con un curriculum migliore. Quattro commissari europei avevano inviato una lettera di protesta e la settimana scorsa anche il Parlamento europeo ha votato contro la scelta, chiedendo all’esecutivo Ue di ripensarci.

“La presidente rispetta e si rammarica della decisione di Pieper di non assumere il suo incarico di inviato per le PMI il 16 aprile come previsto”, si legge in una nota ufficiale. “Markus Pieper è un comprovato esperto di pmi e ha avuto la meglio in un processo di selezione in più fasi. L’autonomia di ciascuna istituzione dell’UE nella nomina dei propri alti funzionari deve essere rispettata. Il Presidente ha quindi deciso di sospendere la riapertura delle procedure di selezione per il posto di Rappresentante per le pmi fino a dopo le elezioni europee“.

Ci ha pensato Pieper a togliere le castagne dal fuoco a von der Leyen, che spera nella rielezione.

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