È di nuovo alta la tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’impianto nel centro-sud dell’Ucraina controllato dai russi fin dai primi giorni dopo l’invasione del Paese. Domenica l’agenzia Rosatom, che gestisce la centrale per conto di Mosca, ha accusato Kiev di aver attaccato la struttura con un drone kamikaze, colpendo la mensa, l’area mercantile e la cupola della sesta unità di potenza. “Un camion che scaricava cibo è stato danneggiato”, ha scritto il servizio stampa su Telegram, definendo “inaccettabile” l’offensiva e sottolineando che i danni alle infrastrutture potrebbero compromettere il funzionamento sicuro dell’impianto. Non ci sono stati feriti o vittime, e i livelli di radiazioni sono sempre rimasti della norma. L’esplosione del drone è stata confermata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che con il suo direttore Rafael Grossi ha esortato ad “astenersi da azioni che mettono a repentaglio la sicurezza nucleare”, senza però attribuire la responsabilità dell’episodio.

Intanto da Kiev arrivano altri preoccupati allarmi sulla tenuta del fronte, dopo le ammissioni dei giorni scorsi sul fatto che in caso di un’offensiva russa mirata le linee rischiano di crollare. In un colloquio con il Financial Times, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha spiegato che i soldati ucraini “vengono attaccati in modo massiccio e direi anche regolarmente da bombe aeree guidate che spazzano via le nostre posizioni“. Si tratta di bombe “molto semplici, quindi non puoi bloccarle, non puoi nasconderti da loro. L’unico modo per metterti in salvo è abbattere il bombardiere che le trasporta”, ha detto. Secondo i dati diffusi dalle autorità ucraine, i russi hanno attaccato l’Ucraina con circa 3.500 bombe aeree guidate solo quest’anno, un aumento di 16 volte rispetto al 2023.

Solo nella terza settimana di marzo, la Russia “ha lanciato oltre settecento bombe aeree guidate”, ha denunciato dal canto suo il presidente di Kiev, Volodymyr Zelensky. Che sabato sera, parlando alla tv nazionale, ha avvertito: “La difesa aerea si sta esaurendo, se i russi continuano a colpire l’Ucraina ogni giorno come hanno fatto nell’ultimo mese potremmo rimanere senza missili, e i nostri partner lo sanno”. Il presidente ucraino ha aggiunto che è necessario mobilitare trecentomila nuovi riservisti entro il primo giugno, ma non è sicuro che si riuscirà a farlo. Domenica ha poi rassicurato i cittadini: “Stiamo facendo del nostro meglio per garantire che ogni brigata da combattimento abbia tutto ciò di cui ha bisogno per proteggere lo Stato”, ha scritto su Telegram. E nel pomeriggio, durante un evento di raccolta fondi, si è rivolto all’alleato Usa, che sta riducendo le forniture militari: “È necessario dire al Congresso americano che se non aiuta l’Ucraina, l’Ucraina perderà la guerra“.

Nella notte l’esercito russo ha bombardato la cittadina di Huljajpole, nella regione di Zaporizhzhia, uccidendo tre civili nella stessa abitazione, due uomini e una donna. È stato distrutto anche un magazzino con droni consegnati a Kiev dalla Nato, oltre a due sistemi missilistici terra-aria S-300 e un radar di sorveglianza e puntamento P-18. “La Russia non ferma il suo terrore neanche per un minuto. Stiamo lavorando per fornire alla nostra popolazione una protezione affidabile. Stiamo preparando una risposta molto specifica per il nemico”, ha comunicato Zelensky. In un’intervista al network tedesco Ard, il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov ha detto che Kiev si aspetta una nuova offensiva russa per la fine di maggio: “La situazione è abbastanza difficile, ma è sotto controllo”, afferma. L’esercito gialloblu, sottolinea, ha urgentemente bisogno di più sistemi di artiglieria e munizioni: senza un sostegno duraturo da parte dell’Unione europea, le cose saranno “catastroficamente difficili” per l’Ucraina, avverte.

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